È conto alla rovescia per la 114ª edizione di Fieragricola, rassegna internazionale dedicata all’agricoltura, con una formula trasversale che unisce in una sola manifestazione meccanica agricola, zootecnia, energie da fonti rinnovabili, colture specializzate ad alto valore aggiunto, servizi, chimica e mezzi tecnici per l’agricoltura, due aree dinamiche.
L’Ufficio stampa di Fieragricola ha intervistato alcuni dei protagonisti della manifestazione, in programma a Veronafiere dal 29 gennaio all’1 febbraio 2020.
Perché avete scelto di partecipare a Fieragricola? È un ritorno a Verona o la prima partecipazione alla manifestazione?
Per New Holland non solo è un ritorno, è una costante. Partecipiamo perché è un appuntamento immancabile nel panorama fieristico italiano. Il nostro marchio è orgoglioso di prenderne parte e di essere tra i più grandi espositori.
Quali novità tecnologiche porterete?
Le novità saranno tante. Dal T8 Genesis con PLM Intelligence, nuova cabina e nuovo bracciolo SideWinder Ultra, alla nuova Big Baler High Density con LoopMaster, al nuovo frutteto con assale Terraglide e Dual Suspension fino al T5 Dynamic Command, macchina totalmente nuova e rivoluzionaria per tanti aspetti nella categoria dei trattori di media potenza.
Qual è la vostra mission aziendale?
Da sempre la missione di New Holland è quella di essere un marchio full liner al fianco di ogni agricoltore. Offriamo una gamma completa di prodotti che vanno dalla fienagione, alla lavorazione del terreno, alla raccolta, frutticoltura e orticoltura e movimentazione del terreno. Tra i valori aziendali, ormai da anni, c’è quello della sostenibilità, per il quale il nostro marchio è stato pioniere e precursore dei tempi. Oggi New Holland è l’unico marchio ad avere nella propria gamma prodotto un trattore completamente alimentato a metano, ad impatto ambientale virtualmente zero. Il Methane Power rappresenta la realizzazione della nostra strategia di Clean Energy Leader che persegue l’obiettivo di fornire soluzioni complete per un’agricoltura sostenibile ad aziende agricole energicamente indipendenti.
Qual è lo scenario di mercato del vostro settore e che progetto avete per il futuro?
Il mercato italiano ha accelerato il suo percorso evolutivo. L’innovazione in agricoltura oggi è guidata da quattro capisaldi. Uno è rappresentato da digitalizzazione e connettività non solo intesa come guida di precisione, ma anche come connettività, analisi dei dati ricavati dalle macchine e dai sensori delle attrezzature, utili per migliorare la produttività, ridurre i tempi di fermo macchina e gestire le attività in maniera sempre più intelligente. Il secondo caposaldo è l’automazione, intesa come svolgimento di operazioni in autonomia da parte delle macchine, al fine di ottimizzare le risorse sempre più scarse e ridurre al minimo le perdite. Il nostro terzo segmento di sviluppo tecnologico è quello che noi chiamiamo “servitizzazione”, cioè lo sviluppo di servizi completi e di diversa natura collegati alle macchine, che permetteranno sempre di più di personalizzarne l’esperienza di utilizzo e massimizzarne il rendimento. In ultimo le propulsioni alternative, per rispondere alle pressioni che arriveranno dal mondo economico e politico.