“Dopo il via libera della Conferenza Stato-Regioni, può finalmente partire la tanto attesa rigenerazione del territorio salentino grazie al Piano con il quale vengono stanziati 300 milioni di euro per il biennio 2020-21; nell’applicazione di tale Piano risulterà fondamentale il ruolo della Regione Puglia, in quanto al Mipaaf spetterà una mera funzione di vigilanza e di coordinamento”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Puglia Tommaso Battista, esprimendo soddisfazione per il via libera e ricordando che vengono previsti, fra le varie misure, 120 milioni di euro per il sostegno al reddito in favore delle imprese agricole iscritte alla Camera di Commercio ai sensi del D.L. 102/04, 40 milioni di euro per reimpiantare olivi di cultivar resistenti, 25 milioni di euro per la riconversione verso altre colture e 5 milioni di euro per la salvaguardia e la tutela del patrimonio olivicolo a carattere storico monumentale pugliese.
“Non dimentichiamo che ci sono voluti oltre tre anni per erogare le risorse stanziate dal precedente ‘decreto Martina’ in favore delle aziende salentine, per un importo pari a circa 12 mln di euro. Adesso chiediamo una semplificazione burocratica per dare immediata risposta alle aziende”, aggiunge Battista.
“Confermiamo però le nostre perplessità. sollevate durante il confronto tenutosi al Mipaaf, in ordine alle pratiche di sovrainnesto. La possibilità, in area infetta, di procedere al recupero delle piante infette, attraverso la pratica degli innesti e sovrainnesti con varietà resistenti, non ha ancora risultati tali da rendere tale tecnica una realtà praticabile. Le incertezze sono varie, stante la mancanza di dati e informazioni puntuali e visionabili nei siti ove sono stati realizzati; inoltre, le imprese che optassero per il finanziamento di questa pratica, in caso di insuccesso, non potrebbero accedere una seconda volta agli aiuti per il ripristino del potenziale olivicolo danneggiato”, fa notare il presidente della Copagri Puglia.
“Incalzeremo ora la Regione Puglia affinché si attivi immediatamente per rendere disponibili con proprie determinazioni, nel più breve tempo possibile e a tutti i beneficiari, le risorse stanziate per il 2020; ci riferiamo, in particolare, ai 5 milioni di euro per i vivai danneggiati negli ultimi due anni a causa del blocco della movimentazione delle piante, che potranno così dotarsi di dispositivi di protezione permettendo la movimentazione delle piante, e dei 35 milioni di euro per i frantoi, fondamentali per compensare le gravi perdite di reddito subite dal 2013 ad oggi”, conclude Battista.