“Da oggi la Toscana del vino si presenta al mondo con il suo vestito migliore”. Così l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi ha salutato l’avvio della decima edizione di BuyWine, la più grande iniziativa commerciale per il settore vitivinicolo in Toscana in programma oggi e domani alla Fortezza da Basso di Firenze. La manifestazione, organizzata da Regione e Camera di Commercio di Firenze, permetterà a 260 produttori toscani, selezionati tramite bando regionale, di incontrare buyer provenienti da 50 Paesi.
“BuyWine – ha detto – è una grande vetrina commerciale e operativa per le aziende che qui possono presentarsi a chi opera direttamente sui mercati. Ma questa iniziativa apre anche un periodo di due settimane costellato di grandi eventi come le anteprime dei vini di Toscana. In questo periodo si concentrano dunque la visite di operatori commerciali e giornalisti di tutto il mondo che possono apprezzare il nostro vino, ma anche conoscere chi e dove lo produce, calandosi profondamente nel nostro territorio. E’ dunque un fuoco di fila di eventi decisivo per il nostro export”.
Durante la visita agli stand di BuyWine l’assessore è stato interpellato dai giornalisti sull’assenza forzata degli operatori cinesi e sulle possibili ripercussioni: “E’ vero, mancano 25 buyer cinesi per il blocco imposto dalle misure preventive legate al coronavirus. Una presenza significativa che d’altra parte testimonia l’interesse di quel Paese per il nostro vino: un interesse che potrà essere mantenuto grazie ai contatti esistenti e aldilà della contingenza di questo momento. L’assenza di questi operatori è comunque compensata dalla presenza di circa 220 buyer provenienti da una cinquantina di Paesi, alcuni dei quali non erano mai stati rappresentati qui. Inoltre, di fronte a ogni segnale di difficoltà, conosco ben e la reattività di questo settore, che sa far fronte a ogni situazione”.
L’assessore ha infine sottolineato la crescita della manifestazione definendola “esponenziale”: “BuyWine è una macchina organizzativa sempre più articolata e complessa, ma di grande efficienza. Il clima che oggi si respira qui fa comprendere subito quanto l’evento sia atteso da chi, dopo aver prodotto vini di eccellenza, cerca di farli entrare nei mercati mondiali. Quest’anno in particolare sono soddisfatto perché abbiamo mantenuto la promessa fatta un anno fa di dare uno spazio a tutte le aziende toscane che lo avessero richiesto”.