“Si ricompatta la vecchia squadra nel segno dell’amicizia e della difesa della categoria dei veri agromeccanici professionali e degli imprenditori agricoli, con una visione lungimirante del comparto agricolo”.
Così Sandro Cappellini, vicepresidente della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani, commenta il ritorno nella compagine lombarda di Confai dell’Associazione Agromeccanici e Agricoltori della provincia di Pavia, siglato nel corso della 114ª edizione di Fieragricola di Verona.
L’Associazione Agromeccanici e Agricoltori della provincia di Pavia è nata nel 1935, il presidente è Giorgio Zorzoli. Vicepresidenti sono Emanuele Tizzoni e Nerio Marassi.
Oggi 260 imprese agromeccaniche e agricole professionali iscritte, che lavorano complessivamente oltre 100.000 ettari di superficie agricola sul territorio, occupandosi prevalentemente delle filiere del riso, della soia, del mais e dei vigneti, dove la meccanizzazione si sta affermando anche come risposta alle esigenze di maggiore sostenibilità ambientale ed economica.
Le imprese agromeccaniche e agricole di Pavia, rileva il presidente Zorzoli, “stanno affrontando un altro mutamento in termini di vocazione colturale, aprendo alla coltura del nocciolo, che in questa fase sta offrendo prospettive interessanti sul piano economico, grazie ad accordi di filiera con realtà significative nel panorama imprenditoriale italiano”.
“Il ritorno dell’Associazione Agromeccanici e Agricoltori della provincia di Pavia sotto l’egida della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani – dichiara il presidente nazionale Gianni Dalla Bernardina – rafforza ulteriormente il ruolo del contoterzismo italiano in rapporto a una filiera che auspichiamo sempre più coesa e al servizio dell’agricoltura e dell’agroalimentare Made in Italy, che dai sistemi di controllo degli agromeccanici può trarre importanti vantaggi di tracciabilità e garanzia nella blockchain”.