Dal 19 febbraio al 19 aprile sarà possibile inviare le manifestazioni di interesse per l’acquisto di uno o più terreni del terzo lotto della Banca nazionale delle Terre Agricole. Si tratta di 386 terreni per ulteriori 10 mila ettari, e un valore complessivo minimo atteso di 130 milioni di euro, da reinvestire integralmente a favore dei giovani agricoltori.
La Banca nazionale delle Terre Agricole è stata istituita nel 2016, con la legge del 28 lu-glio 2016, n.154, per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di terra, raccogliendo e rendendo accessibili a tutti le informazioni sulle caratteristiche naturali, strutturali e infra-strutturali relative ai terreni messi in vendita.
Alimentata, per il momento, esclusivamente da terreni agricoli derivanti dalle operazioni fondiarie di ISMEA, la Banca nazionale delle Terre Agricole può raccogliere anche le superfici fondiarie appartenenti a Regioni, Province autonome e altri soggetti pubblici.
La procedura di vendita, semplificata grazie all’utilizzo di uno sportello telematico, ga-rantisce trasparenza e semplicità.
Ai giovani imprenditori agricoli under 41 è concessa la possibilità di pagare il prezzo del terreno (fino al 100% del valore a base d’asta) ratealmente, con rate semestrali o an-nuali, per un periodo massimo di 30 anni.
Principali risultati dei primi 2 lotti messi in vendita
Dalla sua istituzione a oggi la Banca nazione delle Terre Agricole ha rimesso in circolo 403 terreni per un totale di 10.574 ettari, di cui 4.643 ettari aggiudicati, garantendo l’accesso alla base fondiaria a 129 imprenditori desiderosi di investire in agricoltura. Le risorse derivanti dalla vendita dei terreni, pari a 52 milioni di euro, sono state inoltre rial-locate dall’ISMEA per finanziare iniziative di giovani imprenditori agricoli attraverso le mi-sure del primo insediamento, del ricambio generazionale in agricoltura e dell’autoimprenditorialità.
I terreni sono ubicati in prevalenza nelle Regioni meridionali, con Sicilia, Basilicata e Puglia che da sole coprono oltre la metà delle superfici disponibili. Segue il Centro Italia, rap-presentato in particolare dall’Umbria e dalla Toscana, con una quota del 23%, mentre il restante 9% è distribuito tra Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria.
Le aziende presenti nella Banca nazionale delle Terre Agricole di ISMEA, sono più ampie della media nazionale (26 ettari a fronte degli 8,4 censiti dall’Istat), ed essendo già con-dotte possono produrre reddito fin da subito senza dover effettuare necessariamente investimenti onerosi in fase di avvio.
Caratteristiche in sintesi
• Estensione 10.025 ettari
o Oltre i 50 ha: 52 terreni (ha 5.367)
o 10-50 ha: 168 terreni (ha 3481)
o Inferiori 10 ha: 166 terreni (ha 1.176)
• 386 aziende potenziali
• Superficie media 26 ettari (superficie media aziende nazionali 8,4 ha)
• Ubicazione dei terreni: 68% al Sud, 23% al Centro, 9% al Nord.
• Regioni principali: Sicilia (22%) – Basilicata (21%) – Umbria (10%), Puglia (9%), To-scana (8%)