Non è possibile raggiungere gli obiettivi ambiziosi su sostenibilità, clima, sviluppo e occupazione senza mantenere almeno l’attuale livello di spesa agricola nel prossimo bilancio Ue. Così Cia Agricoltori Italiani ribadisce il suo “no” ai tagli alla Pac, in occasione del Consiglio straordinario Ue convocato a Bruxelles sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027 dell’Unione europea.
Per questo, Cia aderisce e partecipa oggi alla mobilitazione a Rotonda Schuman, davanti ai palazzi del Consiglio Ue, organizzata dal Ceja (Consiglio europeo dei giovani agricoltori) insieme ai produttori e allevatori di Vallonia e Fiandre, con il sostegno del Copa-Cogeca (l’organizzazione degli agricoltori e delle loro cooperative nell’Ue) per protestare contro i tagli previsti al bilancio della Politica agricola comune.
Secondo l’ultima proposta del presidente del Consiglio Ue Charles Michel, è prevista una riduzione di oltre il 14% degli stanziamenti per l’agricoltura rispetto alla dotazione 2014-2020. Solo per l’Italia, significa mettere in conto un taglio di circa 2,7 miliardi di euro.
Gli agricoltori saranno indispensabili per l’attuazione efficace del Green New Deal -ricorda Cia- oltre a rappresentare da sempre la dispensa del Paese, ad avere un ruolo primario nella tutela del territorio e contro il dissesto, evitando al contempo lo spopolamento delle aree rurali. Eppure, nonostante l’alta posta in gioco, con le nuove sfide su innovazione e lotta ai cambiamenti climatici, l’Europa pensa di ridurre gli stanziamenti comunitari. Quando serve, invece -conclude l’organizzazione- una Pac forte sostenuta da un bilancio altrettanto forte.