La legge sul biologico approvata quasi all’unanimità alla Camera con la sola astensione di Forza Italia è in attesa da oltre un anno di essere approvata al Senato e adesso rischia di venire stravolta.
Numerosi emendamenti la equiparano ad altre forme di agricoltura “sostenibile” prive di qualsiasi riferimento normativo e di fatto incompatibili con una legge che riguarda invece un metodo di produzione regolamentato dall’Unione Europea. Se venissero accolti gli emendamenti al testo della Camera, in buona parte provenienti dalle forze di maggioranza, anche queste forme di agricoltura senza precise norme di riferimento potrebbero accedere alle risorse per lo sviluppo e la ricerca relative al Fondo previsto nella legge sul bio. Inoltre, sarebbe eliminato il riconoscimento del biologico quale attività di importanza strategica per l’agricoltura italiana e per la tutela dell’ambiente insieme all’obiettivo dell’incremento delle superfici condotte con questo metodo, che rappresenta un’importante opportunità per l’agricoltura nel nostro Paese.
Per tali ragioni Aiab, Associazione per l’agricoltura biodinamica e FederBio, le tre associazioni che riuniscono tutto il mondo del biologico, hanno inviato una lettera ai capigruppo dei partiti di governo, con la denuncia del tentativo di depotenziare il testo approvato alla Camera e la richiesta di un incontro urgente, che si è tenuto ieri alla presenza dei capigruppo del PD Marcucci e del Gruppo Misto De Petris.
“Possiamo dire che si è trattato di un incontro positivo. I capigruppo Pd e Gruppo Misto hanno ribadito che la legge e lo sviluppo dell’agricoltura biologica rientrano nel programma del governo e hanno assicurato che il testo della legge non subirà modifiche sostanziali, a conferma di quanto già dichiarato dai senatori del M5S nel comunicato di un paio di giorni fa”, affermano Maria Grazia Mammuccini (FederBio) e Antonio Corbari (Aiab) e Carlo Triarico (AssoBiodinamica) che hanno promosso l’incontro.
“Già in occasione del passaggio dei lavori e della discussione al Senato le pressioni di alcuni gruppi d’interesse hanno tentato di ostacolare l’approvazione del DDL , denunciano le associazioni. “Serve ora una rapida approvazione del testo”.
“Del resto, non si può invocare un generico impegno per il clima e per la salvaguardia dell’ambiente e della salute senza poi promuovere nei fatti le iniziative a sostegno di questi obiettivi. La nuova Commissione Ue ha lanciato il Green New Deal e sta adeguando anche le politiche di settore a obiettivi ambiziosi che prevedono finalmente indicatori precisi di crescita per il settore biologico certificato, ad oggi il modello di agricoltura sostenibile più avanzato, normato e promosso a livello europeo”, concludono le associazioni nella lettera indirizzata alle forze di maggioranza.