Hanno risposto unanimemente gli agromeccanici, tramite il CAI, la loro maggior organizzazione nazionale (oltre 10.000 imprese associate ed oltre il 40% del parco macchine in Italia) e l’UNACMA unica associazione italiana di rivenditori, ricambisti ed officine del settore meccanizzazione agricola (che costituiscono circa il 70% del mercato) all’appello lanciato dalle istituzioni per avviare una massiccia campagna di sanificazione contro il COVID 19.
Trattori ed ogni genere di irroratrice sono in moto in tutta Italia, pronti a collaborare con gli enti locali per combattere contro l’epidemia che da giorni attanaglia il nostro paese. Una rete di imprese capillare che, se attivata in modo coordinato, può, in tempi brevi, procedere alla bonifica di ogni angolo del nostro paese, aggiungendo un altro tassello all’immane sforzo che ogni comparto sta mettendo in campo.
Questo pur mantenendo garantiti i servizi essenziali ad una filiera agroalimentare che sta continuando a fare, non senza grandi difficoltà, tutto il necessario per l’approvvigionamento alimentare ai cittadini italiani. Non va dimenticato infatti che, solo grazie alle imprese agromeccaniche che ne contribuiscono per oltre il 60%, tutte le attività lavorative nei campi stanno continuando senza subire rallentamenti. Concessionarie, officine e ricambisti, dopo aver interrotto ogni attività commerciale, come da disposizioni nazionali, stanno contribuendo a dare un servizio di assistenza continua alla filiera agricola per interventi urgenti e fornitura di ricambi nel pieno rispetto delle disposizioni sanitarie.