“Flessione per quanto riguarda gli ordini e conseguente calo di prezzo: il comparto fragola avverte i forti contraccolpi dell’emergenza sanitaria in atto nel Paese”, così Andrea Badursi ha commentato le notizie non confortanti giunte da produttori associati Asso Fruit Italia, operatori e addetti alla commercializzazione, sembrerebbe che la grande distribuzione italiana prediliga il prodotto proveniente dall’estero. In un momento di forte identità nazionale penso che si debba dare priorità al prodotto ed ai produttori italiani considerato soprattutto che la maggior parte dei mercati rionali risultano chiusi”.
“Altre criticità sono la naturalizzazione del prodotto e l’italian sounding, il rischio infatti è quello di trovare nei supermercati fragole prodotte in altri Paesi e presentate al consumatore come prodotto italiano. Purtroppo il fenomeno come è tristemente noto è latente ma in questa fase può amplificarsi e produrre danni enormi”, avverte Badursi.
Che ha aggiunto: “Confidiamo nel lavoro incessante delle autorità preposte e le invitiamo a infittire la sorveglianza soprattutto nei porti di arrivo, in primis Brindisi e Bari. Allo stesso modo ci rendiamo fin da subito disponibili a interlocuzioni con l’assessore regionale all’Agricoltura della Basilicata, Francesco Fanelli, affinché si faccia portavoce della situazione della fragolicoltura della Basilicata presso il Governo nazionale, La Basilicata vuole continuare a mantenere il primato come primo produttore in Italia per consentire ciò bisogna far sì che l’intero indotto economico non subisca danni irreparabili con tutte le conseguenze deleterie sui livelli occupazioni e la tenuta sociale delle aree interessate”.