I negozi di alimentari e i supermarket continuano a rimanere aperti e riforniti, per garantire a tutti i cittadini cibo e beni di prima necessità, grazie innanzitutto alle lavoratrici ed ai lavoratori del settore cui va la nostra gratitudine più sincera.
Resta però il problema delle lunghe code che si sono create anche oggi davanti ai negozi, con tempi di attesa lunghissimi e a volte insostenibili, soprattutto per le persone più fragili, come gli anziani, e per chi lavora, che non riesce a fare la spesa per il minor tempo a disposizione.
Un problema su cui dobbiamo necessariamente intervenire, confrontandoci con tutti i soggetti della distribuzione e della vendita. Servono soluzioni alternative come, ad esempio, orari di apertura più prolungati possibile, l’uso di strumenti tecnologici (ma non solo) per verificare la lunghezza delle code e prenotare il proprio posto, l’apertura al pubblico dei cash&carry finora riservati alla ristorazione e, fondamentale, la consegna a domicilio.
Stiamo vivendo un momento difficilissimo, ma è proprio davanti alle crisi che dobbiamo rimboccarci le maniche e trovare soluzioni efficaci e innovative, che consentano a tutti di proseguire la propria vita conservando momenti di normalità.