Ancora danni per i frutticoltori a causa di una seconda gelata che, la notte scorsa, ha visto di nuovo andare le temperature sottozero, aggravando la situazione già compromessa dalla gelata avvenuta nella notte tra il 23 e il 24 marzo.
“Ancora una volta le piante più colpite sono state le drupacee – sottolinea Francesca Aldegheri, referente di giunta di Confagricoltura Verona per il settore frutta. “Anche se i conti li faremo nei prossimi giorni, posso dire che i danni più evidenti sono a carico delle albicocche, per le quali avevamo già messo in conto perdite fino all’80 per cento del raccolto, e per i kiwi, dove abbiamo visto parecchi germogli “bruciati” dal freddo. Stavolta anche le ciliegie hanno preso una bella botta: su molte piante si vede il frutticino annerito. Sembrerebbe essere andata un po’ meglio per le mele, che però avevano preso una bella mazzata la settimana scorsa, soprattutto Gala e Pink Lady”.
I danni maggiori si sono registrati nelle zone di pianura, dove gli alberi da frutto sono in fase di fioritura avanzata grazie anche alle temperature miti di fine febbraio e marzo. “Nella campagna di Villafranca le temperature son andate a meno tre gradi e mezzo – dice Pietro Spellini, frutticoltore di Confagricoltura Verona -. So che anche a Zevio sono andati sotto di oltre due gradi. Temiamo danni importanti sia sui peri che sui meleti precoci”.