“Abbiamo inviato un’interrogazione alla Rai perché charisca, con la massima urgenza, chi finanzia i giornalisti cosiddetti freelance, nella preparazione e nella produzione finale dei servizi giornalistici trasmessi da programmi come “Report” o “Indovina chi viene a cena”.
Appare dunque fondamentale comprendere se i cittadini italiani, attraverso il canone, siano chamati al finanziamento di queste immancabili perle del giornalismo televisivo, che puntualmente ledono il “made in Italy” e contribuiscono al boicottaggio dei prodotti nazionali. La Rai, che si limita a ricevere, post-produrre e trasmettere questo materiale, non può continuare a non fornire alcuna informazione in ordine alle spese sostenute per la realizzazione di questi programmi, tanto meno ai mezzi di finanziamento che ne consentono la realizzazione. Serve, da parte dell’azienda di Stato, ampia chiarezza per scongiurare che gruppi di interesse avversi al made in Italy, possano celarsi e finanziare la realizzazione di inchieste ad hoc tese a generare danni di immagine alla concorrenza italiana. La Rai è servizio pubblico, è denaro dei contribuenti che non può, neanche lontanamente, finanziare chi spara a zero sul nostro Paese: invece di avallare scempiaggini o ricostruzioni fantasiose diano risposte e lo facciano rapidamente”. Così i senatori della Lega Gian Marco Centinaio e Giorgio Maria Bergesio.