I profondi cambiamenti in corso nel Mediterraneo, in termini di modificazioni nel clima, nelle società, nei bisogni di salute e con le indicazioni dell’Agenda 2030 e dello “European Green Deal”, chiedono di essere oggi valutati e considerati alla luce del drammatico impatto causato da Covid19.
Si parlerà di Mediterraneo e di sviluppo sostenibile alla luce delle sfide di Covid-19 nel webinar in programma mercoledì 13 maggio (ore 17) all’interno del programma degli ‘Speciali ISMAA’. Tra i relatori Angelo Riccaboni, Presidente della Fondazione PRIMA “Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area, il Vice Ministro degli Esteri, Marina Sereni, oltre al Presidente e al Segretario Generale di ISMAA, Maurizio Barnaba e Vincenzo Valenti insieme a operatori, imprese, rappresentanti di enti e associazioni, accademici, esperti.
In tempi in cui vengono analizzati e valutati i nuovi scenari della globalizzazione con la diversificazione delle catene di valore verso quelle più corte e prossime, di fronte all’Italia si aprono importanti sfide per puntare sulla regione del Mediterraneo allargato come nodo produttivo e logistico, ponte tra Europa e Africa, di cui fanno parte “mercati vicini e maturi” verso cui e con cui, in un approccio “win-win” e di condivisione, avviare progetti, rafforzare scambi, sviluppare sinergie, costruire intese, promuovere filiere, potenziare le infrastrutture logistiche. Si tratta di una “macro-area” che condivide pesantemente gli effetti del cambiamento climatico in corso e, dunque, molto sensibile e convergente nell’applicare le strategie della conversione “green” e di uno sviluppo eco-sostenibile. In questo contesto, l’iniziativa della Fondazione PRIMA – congiuntamente promossa dalla Commissione Europea e da 19 Paesi dell’area Euro-MED: 11 della UE e 8 del Bacino Sud e orientale del Mediterraneo – si distingue per un avanzato grado di integrazione fra tutti i Paesi partecipanti e una forte dimensione strategica basata sui principi di co-decisione e di co-finanziamento. Si caratterizza, inoltre, per l’impegno volto ad allineare la frammentazione delle iniziative dei singoli Paesi e per la volontà di promuovere soluzioni e progetti di innovazione e ricerca in tre strategiche aree tematiche: gestione efficiente delle risorse idriche; agricoltura sostenibile; cibo e filiera alimentare. Oltre che per promuovere rigorose attività di ricerca e innovazione, PRIMA possiede una valenza in termini di diplomazia scientifica, sostenendo la cooperazione fra ricercatori e innovatori delle due sponde, e una dimensione di promozione della crescita economica locale.