“Un ministro che si commuove per aver ottenuto la regolarizzazione di clandestini mentre tanti lavoratori ancora oggi aspettano una concreta forma di sostegno è il mondo all’incontrario.
Qui di invisibile c’è soltanto lei, che si dimentica le sofferenze e le aspettative di un settore fondamentale come la nostra agricoltura. La smetta di giocare con il destino delle persone, di prendere a schiaffi chi ha pagato senza colpe una crisi tremenda , si renda conto che fa il ministro della Repubblica, che non lavora per le ong: oggi serviva la politica, i voucher, la riduzione del costo del lavoro per la filiera; ci ritroviamo invece col buonismo d’accatto di cui il Paese non sa che farsene”.
Così il senatore della Lega Gian Marco Centinaio, già ministro delle Politiche Agricole.