“Il nuovo piano di gestione pluriennale per il tonno rosso nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo, che abbiamo discusso al Parlamento europeo, recepisce l’ultima accomandazione dell’Iccat e conferma che gli sforzi fatti in questi anni, hanno permesso di migliorare lo stato di conservazione degli stock.
Ecco perché il nuovo piano pluriennale innalza al 20% il limite per le catture accessorie, rispetto al 5% del piano vigente. Si tratta di una grande opportunità per la piccola pesca, in quanto la cattura di anche pochi esemplari può fare la differenza in termini economici e occupazionali per molte comunità locali. Finora, in particolare in Italia, la piccola pesca è stata discriminata nell’assegnazione delle quote. Secondo la Commissione Ue, soltanto il 3% delle quote attribuite all’Italia viene messo a disposizione della piccola pesca. Un fatto ancora più inaccettabile se pensiamo che in Spagna, lo Stato membro con più quote di tonno rosso, alla piccola pesca è attribuito ben il 17%. La Commissione deve vigilare affinché non vengano più attuate discriminazioni tra i pescatori di uno stesso Stato membro, che non fanno altro che indebolire un settore che, lo ripeto, si trova già a lottare spesso ad armi impari con i Paesi terzi. Un richiamo che faccio anche, chiaramente, al governo italiano”. Lo dice l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle e membro della commissione Pesca al Parlamento europeo, Rosa D’Amato,