«Il piano triennale con la sperimentazione della vespe samurai per contrastare la cimice asiatica è un passo importante, ma le nostre aziende non hanno un orizzonte temporale così vasto». Gianmichele Passarini, presidente di Cia Veneto, commenta così il piano predisposto dalla Regione Veneto.
«Alla situazione di difficoltà creata dall’emergenza coronavirus negli ultimi mesi si aggiunge ora il ritorno, con la stagionalità, della cimice asiatica. I danni subiti l’anno scorso – solo nella nostra regione – sono stati nell’ordine del centinaio di milioni di euro. Alla sperimentazione – aggiunge Passarini – va associato un sostegno economico importante. Il fondo regionale di mutualità proposto prevede, per funzionare, l’adesione di centinaia di produttori: non credo sia proprio possibile chiedere questo ulteriore sforzo ai nostri agricoltori, già duramente colpiti dall’emergenza Covid-19: occorre ben altro impegno da Regione, Governo e Unione Europea».