L’innovazione vegetale condotta dal settore sementiero svolge un ruolo fondamentale nella conservazione della biodiversità.
Il compito delle istituzioni comunitarie è di promuovere la ricerca, tanto più dopo la pubblicazione delle comunicazioni “A farm to fork strategy” e “EU Biodiversity Strategy for 2030” che delineano il ruolo dell’agroalimentare nell’ambito del Green Deal europeo. A ricordarlo è Assosementi, l’associazione che riunisce le aziende sementiere in Italia, in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità che si celebra oggi.
“I risultati che la ricerca scientifica in agricoltura ha permesso di ottenere a beneficio del mantenimento della biodiversità sono enormi, ha dichiarato Giuseppe Carli, Presidente di Assosementi. Senza l’innovazione vegetale che ha incrementato le rese e aumentato la resistenza a malattie e stress fisici delle colture, l’attuale produzione di cibo in Europa avrebbe richiesto una superficie agricola aggiuntiva di 19 milioni di ettari. Convertire 19 milioni di ettari di habitat naturali in superficie produttiva avrebbe avuto lo stesso impatto di deforestare un’area dell’Amazzonia pari alla superficie della Lettonia e al tempo stesso di rilasciare 3,4 miliardi di tonnellate di CO2, l’equivalente di gas serra emessi ogni anno dal traffico veicolare della Germania. Questi e altri dati sono stati raccolti nello studio “The economic, social and environmental value of plant breeeding in the European Union” diffuso dalla piattaforma tecnologica europea “Plants for the future”.
“La sostenibilità ambientale e la tutela della biodiversità sono temi di straordinaria importanza che tutto il settore agricolo persegue con forza. Nei giorni scorsi la Commissione europea ha approvato al riguardo due strategie che rientrano nell’ambito del Green Deal, ponendo obiettivi sicuramente ambiziosi. Siamo pronti a raccogliere la sfida, ma per realizzare cambiamenti così profondi nei modelli di produzione è necessaria una strategia armonizzata che comprenda un’adeguata riforma della PAC. Siamo alla vigilia della presentazione di un quadro finanziario pluriennale dell’UE: il nostro appello è che la spesa agricola non subisca tagli che potrebbero penalizzare il settore primario, anziché renderlo protagonista di una nuova rivoluzione green europea” ha aggiunto Carli.
“Il sostegno all’innovazione vegetale deve essere finalizzata a grandi scopi, strettamente legati tra loro: scongiurare la perdita della biodiversità e soddisfare il crescente fabbisogno di cibo della popolazione mondiale, ma anche evitare che la riduzione dei mezzi tecnici che ci è stata richiesta causi un sensibile calo delle produzioni e della competitività del settore agricolo europeo” ha concluso Carli.