“La Commissione europea pone l’agricoltura – non solo a parole – tra le priorità per il rilancio economico dell’Europa, dimostrando di voler essere all’altezza della sfida posta con il Green Deal e di voler superare le conseguenze devastanti provocate dal coronavirus”, commenta Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo, subito dopo la presentazione all’Assemblea plenaria del “Next Generation EU”, da parte del presidente dell’Esecutivo Ue, Ursula von der Leyen.
“Le cifre parlano chiaro: il bilancio agricolo 2021-2027 viene rafforzato di 24 miliardi di euro a prezzi costanti 2018, rispetto alla proposta messa sul tavolo dalla vecchia Commissione Ue, alla quale ci siamo sempre opposti. Dei 24 miliardi, 15 provengono dal cosiddetto Recovery Fund, e sono destinati al Fondo europeo agricolo dello sviluppo rurale, per realizzare gli obiettivi ambiziosi posti dalle strategie Farm to Fork e Biodiversità. I 9 miliardi aggiuntivi arrivano invece dalla nuova proposta di Quadro finanziario pluriennale di 2021-2027: 4 miliardi per i pagamenti diretti ai produttori agricoli e 5 miliardi per lo sviluppo rurale”.
Per De Castro, “oggi l’Europa si dimostra di essere a fianco di tutti i cittadini europei, non lasciando indietro nessun settore cruciale, come agricoltura e agroalimentare. Ho apprezzato – sottolinea – come la stessa presidente von der Leyen abbia citato l’agricoltura digitale tra i settori su cui investire, illustrando il nuovo progetto globale che potremo lasciare come eredità alla prossima generazione, ai giovani di oggi”. “Perché ci sia davvero una ‘svolta di idealismo europeo’ – come l’ha chiamata von der Leyen – il Parlamento inierà subito a lavorare sulla nuova proposta di 1.100 miliardi di euro per l’insieme del Quadro finanziario Ue, e sui finanziamenti supplementari per 750 miliardi di euro del ‘Next Generation EU’, impegnandoci per un futuro sempre più ambizioso – prosegue De Castro – Ci auguriamo che gli Stati membri reagiscano con lo stesso entusiasmo”.
“L’obiettivo – conclude De Castro – è salvaguardare un modello agricolo europeo che tenga unite tutte le realtà rurali, a partire da quelle più fragili che svolgono un importante ruolo come presidio del territorio e dell’ambiente. Le aziende agricole devono riprendere a crescere, produrre, assicurare cibo sano, sufficiente e di qualità a tutti i cittadini europei.”