Con la raccolta delle varietà precoci è partita la raccolta delle ciliegie in provincia di Padova, che andrà avanti fino alla fine di giugno.
I prezzi sono buoni, ma la forbice tra la vendita nei negozi e il prezzo pagato ai produttori è sempre più ampia. Sugli scaffali infatti le regine rosse dell’estate vengono vendute da 5 euro al chilo fino ad arrivare a oltre 8 euro al chilo per le ciliegie di Vignola. I produttori incassano però dai 2 ai 3 euro al chilo, a seconda del calibro.
“Quest’anno nel Padovano abbiamo una produzione abbondante per le varietà precoci come Sweet Lorenz, Burlat e Black Star, che hanno anche una notevole pezzatura – dice Adriano Favazza, presidente del settore ortofrutta di Confagricoltura Padova e cerasicoltore a Montagnana -. Anche gli alberi della varietà Kordia sono carichi di frutti, mentre la Ferrovia, che è tardiva, purtroppo ha beccato il gelo e ha avuto tantissima cascola. In generale la qualità è molto buona e stiamo vendendo bene. Attualmente prendiamo 2,3 euro al chilo dal prodotto venduto nelle cassette, che è un buon prezzo, ma nei negozi le ciliegie sono vendute a oltre il doppio”.
Per questo i cerasicoltori padovani stanno studiando un progetto che consenta di unire le forze, consentendo ai produttori di diventare i primattori della promozione e vendita delle ciliegie padovane. “Nella zona dei colli siamo cresciuti molto e ora siamo ben posizionati sul mercato – spiega Favazza -, anche se i competitor come Puglia e Basilicata sono molto forti, e in più c’è anche la Spagna, che però ha avuto quest’anno parecchi problemi in marzo a causa del freddo e dell’umidità. Tuttavia noi stiamo investendo e lavoriamo con passione e perciò stiamo pensando, con i maggiori cerasicoltori, di metterci assieme in una Op (organizzazione di produttori) per abbattere i costi e acquistare macchinari per essere più competitivi. La coltura delle ciliegie oggi richiede sempre più specializzazione e ottime pratiche di produzione, altrimenti si fatica ad avere soddisfazione nella redditività”.
Un ultimo appunto sulla cimice asiatica, che l’anno scorso falcidiò la produzione: “Abbiamo imparato a difenderci e quest’anno siamo riusciti a eliminare buona parte degli insetti per tempo. Ora stanno iniziando a comparire, ma molte ciliegie sono già raccolte e ci auguriamo di arrivare a fine giugno senza troppi danni”.