Anche il Consorzio di Tutela del Pecorino Sardo si unisce al Consorzio del Pecorino Romano (leggi) per chiedere alla Ministra Bellanova interventi urgenti a sostegno della filiera lattiero-casearia ovina della Sardegna a marchio DOP.
Il Consorzio ha inviato all’attenzione del Ministro una istanza formale di inclusione della
DOP nei Bandi Indigenti di prossima pubblicazione, facendo presente che “nonostante
l’impegno profuso da tutti gli operatori della filiera, proprio nel momento in cui il Paese
sta ripartendo, la produzione del Pecorino Sardo DOP, che in questi ultimi anni ha
registrato una crescita costante, rischia di risentire pesantemente degli effetti della crisi
dei consumi che è oramai sotto gli occhi di tutti e di subire un grave battuta d’arresto.
Si è infatti materializzata all’orizzonte una criticità altamente insidiosa, che diventerà
una vera emergenza sociale, qualora le misure socio-economiche adottate a più livelli,
non sortiscano l’effetto sperato nell’immediato periodo, ovverosia:
1) il tracollo della capacità di acquisto delle famiglie, le quali potranno concentrarsi
unicamente sulle necessità di base e non certo sui prodotti di fascia medio-alta;
2) l’aumento del tasso di povertà, oramai purtroppo certificato da moltissimi studi
di settore.
Di fronte a questa situazione del tutto straordinaria che è ben lungi dall’essere superata,
con il DECRETO RILANCIO sono state assegnate al mondo dell’Agricoltura nuove
importanti risorse ed il Consorzio di Tutela ritiene che l’ulteriore dotazione di 250milioni
disposta per il Fondo di Emergenza Alimentare contribuirà senz’altro a sostenere la
produzione nazionale delle DOP e delle IGP e contestualmente a ristorare le FASCE
SOCIALI PIU’ DEBOLI a rischio di povertà assoluta.
“In tale contesto” conclude la Nota del Consorzio inviata alla Ministra Bellanova
“nessuno deve restare indietro e …anche il Pecorino Sardo DOP chiede di essere inserito
tra i prodotti oggetto di intervento dei Bandi AGEA per il sostegno agli Indigenti di
prossima pubblicazione. Per la nostra filiera, profondamente radicata nel contesto
socio-economico della Sardegna, sarebbe una vera boccata di ossigeno e, fatto non
meno importante, la nostra DOP starebbe al passo con gli altri formaggi a Indicazione
Geografica penalizzati dalla crisi, oggetto di interventi similari”, come lo stesso Pecorino
Toscano – che risulterebbe già inserito nel paniere – e la cui situazione di crisi è del tutto
assimilabile a quella in cui versa il Pecorino Sardo, che invece ad oggi parrebbe escluso.