“Non c’è stata alcuna esclusione delle produzioni sarde dal bando indigenti”, chiarisce la Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova”.
“Affermarlo è una distorsione della realtà che non posso accettare. Come sanno bene i produttori e i pastori, proprio in queste settimane stiamo distribuendo agli enti caritativi 7500 quintali di pecorino romano dop a tutti gli indigenti di Italia per un valore di 7 milioni di euro. Ulteriori 7500 quintali per altri 7 milioni saranno acquistati da Agea e distribuiti tra ottobre e dicembre. Sono i fondi del decreto emergenze agricole del 2019 che stiamo impiegando e che porteranno questo eccellente prodotto sulle tavole dei più bisognosi dalla Valle d’Aosta fino alla Sicilia. Proprio in considerazione di questo fatto, che viene sistematicamente omesso da chi mi critica, nel bando appena uscito che vale 21 milioni di euro non sono presenti ulteriori prodotti della Sardegna. Questi fondi rispondono alle esigenze degli enti caritativi anche di avere una diversificazione del prodotto distribuito dal punto di vista territoriale e organolettico. Ribadisco quindi che non c’è stata nessuna esclusione contro i prodotti della Sardegna, ma la necessaria programmazione di acquisto e consegna. Peraltro, proprio alla festa dei 40 anni del Pecorino romano avevo già fatto presente che il Governo ha stanziato ulteriori 250 milioni di euro per affrontare l’emergenza alimentare e che, nell’ambito dei nuovi bandi sui formaggi che faremo nei prossimi mesi con consegne nel 2021, ci sarà attenzione anche per i prodotti sardi. Cosa c’è di non chiaro?”
“Sono tutte cose – prosegue Bellanova – che i pastori e i produttori sanno benissimo. Come sanno che abbiamo appena aperto un bando da 30 milioni di euro per il sostegno dei contratti di filiera e di distretto del latte ovino, dove mi sono impegnata fin dall’inizio a trovare 20 milioni di euro per finanziamenti agevolati che aiutassero a spendere i 10 milioni di euro di fondo perduto stanziati nel 2019. Così come ho voluto fortemente dare un aiuto a chi alleva agnelli e che è stato colpito dalla crisi covid a Pasqua. Abbiamo stanziato oltre 7 milioni di euro per il 2020 e 2021 e le domande per quest’anno sono state oltre 10mila, con una prevalenza forte dalla Sardegna e dagli allevatori di Agnello di Sardegna IGP che ricevono fino a 9 euro per ogni capo macellato tra marzo e aprile del 2019. E stiamo lavorando per rafforzare ancora gli strumenti di tutela del reddito degli allevatori azzerando i contributi previdenziali da pagare del periodo gennaio-giugno 2020”.
“Questi sono i fatti – conclude la Ministra – e alle critiche sono abituata. Non sfuggo mai al confronto, anche quando è acceso. Alle falsità, invece, proprio non riesco ad abituarmi, specie quando arrivano da persone che nei loro rispettivi ruoli avrebbero dovuto aiutare il sistema del latte ovino sardo a trovare equilibrio e futuro. Non mi pare che abbiano brillato in questi anni, forse si sono troppo dedicati alla scrittura di lettere e poco al bene di questa straordinaria filiera”.