«Nonostante alcuni positivi e condivisibili passi avanti, le aziende agricole del nostro Paese continuano a pagare lo scotto dei molti lacci e lacciuoli della burocrazia, rimanendo spesso vittime di pastoie che ne minano fortemente la competitività e che vanno creare un vero e proprio gap con i principali competitor comunitari della Penisola». Lo ha sottolineato la Copagri intervenendo in audizione davanti alle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavori Pubblici del Senato, nell’ambito dell’esame del Ddl di conversione del cosiddetto “DL Semplificazioni”. «Basti pensare, ad esempio, ai necessari snellimenti legati all’erogazione dei premi comunitari o a quelli inerenti all’accesso ai contributi a parziale rimborso dei costi derivanti dai PAI», ha aggiunto la Copagri, ricordando che «le aziende agricole vivono una fase difficile e sono ancora alle prese con le problematiche derivanti dalla pandemia del Coronavirus, legate in particolare alla chiusura del canale HoReCa e al blocco dell’export».
Aspetti innovativi e d’interesse «Nel testo in esame, pur se con alcune carenze, sono presenti aspetti innovativi e d’interesse, recanti disposizioni che vanno nella direzione di velocizzare le procedure a vantaggio dell’intero settore agro-silvo-pastorale; tra questi figurano senza ombra di dubbio gli interventi legati al credito e all’innovazione digitale, senza dimenticare l’istituzione di un nuovo Sistema unico di identificazione delle particelle agricole e la definizione di un’Anagrafe delle aziende agricole, così come l’estensione del RUCI alle imprese alimentari e mangimistiche e le semplificazioni in materia di violazioni della normativa sull’agroalimentare e sul biologico» ha evidenziato la Confederazione. «Proseguendo col necessario lavoro di snellimento e semplificazione burocratica bisogna poi evitare di appesantire il già gravoso corpus legislativo esistente; in tal senso, è auspicabile che il legislatore vada a integrare le disposizione contenute nel DL Semplificazioni con quelle della PDL con disposizioni per la semplificazione e l’accelerazione dei procedimenti amministrativi in agricoltura, andando così a recuperare il grande lavoro fatto a Montecitorio», ha concluso la Copagri.