L’Italia si conferma leader a livello internazionale in materia di sicurezza alimentare, con il 99,2% di prodotti regolari su un’analisi relativa a oltre 12mila campioni.
È quanto emerge dal report annuale del Ministero della Salute “Controllo ufficiale sui residui di fitosanitari negli alimenti” relativo al 2018, accolto con soddisfazione da Agrofarma, Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica.
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“Il nostro comparto può e vuole dare un contributo chiave al sostegno della filiera agricola. Il costante impegno in ricerca e sviluppo delle imprese del settore agrofarmaceutico – a favore di prodotti sempre più sicuri per i consumatori e l’ambiente – ha contribuito in modo significativo al raggiungimento di questi risultati eccellenti” – dichiara Alberto Ancora, Presidente di Federchimica Agrofarma – “La filiera agroalimentare italiana è riconosciuta come eccellenza a livello internazionale non solo per la qualità dei suoi prodotti, ma anche per essere riuscita a raggiungere standard in assoluto tra i più alti di sicurezza. I dati del rapporto confermano un trend testimoniato dalla più importanti istituzioni, come l’Efsa, e sono motivo di orgoglio per tutto il nostro settore”.
Il report include un’ampia varietà di prodotti esaminati, sia non processati (come l’ortofrutta e i cereali) sia alimenti processati (quali vino e olio). Nel 2018 sono stati esaminati più di 12.000 campioni, di cui soltanto lo 0,8% sono risultati superiori ai limiti massimi consentiti dalla normativa vigente, una percentuale di irregolarità ben al di sotto della media europea (2.5%).
Agrofarma, da sempre in prima linea nella promozione di un utilizzo sostenibile degli agrofarmaci, rilancia il proprio impegno per un ulteriore miglioramento e rinnova la propria soddisfazione nei confronti degli operatori del settore che si impegnano ogni giorno per la tutela del consumatore e del territorio.
“Nel 2020, Anno Internazionale per la Difesa delle Piante annunciato dalla FAO, si conferma l’alto livello professionale degli agricoltori e dell’assistenza tecnica di campo per un corretto impiego dei prodotti fitosanitari, le medicine delle piante, solo quando effettivamente necessari, tramite un utilizzo mirato, efficace e rispettoso dell’ecosistema. I risultati del Ministero dimostrano con evidenze scientifiche come l’agricoltura italiana abbia già fatto enormi passi, tangibili e misurabili, verso modelli di produzione sempre più sostenibili, in risposta agli obiettivi che l’Europa si è posta con la strategia From Farm to Fork” conclude Alberto Ancora.