Snellire le normative agricole attraverso la definizione di Testi Unici su settori chiave per il Made in Italy, come già fatto per il vino; consentire la cessione del credito d’imposta previsto dal piano nazionale “Impresa 4.0” agli agricoltori che ne sono beneficiari; estendere l’ecobonus al 110% anche ai fabbricati rurali; eliminare l’obbligo di denuncia dei depositi di carburante per usi privati, agricoli e industriali.
Queste le richieste principali di Cia-Agricoltori Italiani al Governo, nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione del Dl Semplificazioni, ora al Senato.
Nel dettaglio, secondo Cia, sono più che mai necessari strumenti agili di semplificazione per il lavoro agricolo, da affiancare a uno snellimento delle norme, attraverso l’introduzione del Testo Unico anche in altri settori, come la zootecnia, per riunire in un unico atto tutte le regole e le disposizioni in materia, in modo snello e sistematico.
In una fase in cui la ripresa del sistema produttivo passa necessariamente anche per l’innovazione, è necessario consentire ai soggetti beneficiari del credito d’imposta del piano “Impresa 4.0”, tra i quali gli agricoltori, la possibilità di optare per la cessione, anche parziale, del credito stesso. Un’opzione strategica di semplificazione -spiega Cia- che potrebbe allargare la platea dei destinatari e ampliare gli investimenti in digitalizzazione, come previsto dal piano del Mise e in linea con le sfide del Next Generation Eu.
Per Cia, inoltre, è opportuno far rientrare nel super ecobonus al 110% anche i fabbricati agricoli (come stalle, depositi, magazzini) e gli agriturismi, sempre in un’ottica di riqualificazione ed efficientamento energetico anche a tutela dell’ambiente, con soluzioni ad alto contenuto tecnologico, dai cappotti termici alla domotica.
Infine, per proseguire sulla strada della sburocratizzazione in agricoltura, Cia chiede la soppressione, con il Decreto Semplificazioni, dell’obbligo di denuncia dei depositi di carburante per usi privati, agricoli e industriali, per ora prorogato al primo gennaio 2021.