Caviro, la più grande cantina d’Italia e prima azienda del nostro Paese per volumi di vino prodotti, continua il suo percorso di posizionamento quale azienda di riferimento nel mondo della sostenibilità scegliendo di aderire allo standard Equalitas.
La tutela ambientale costituisce uno dei principi sui quali il Gruppo fonda da anni la sua attività adoperandosi per preservare il valore delle risorse naturali e cercando al contempo di ridurre l’impatto delle produzioni, incrementare il riciclo e la rigenerazione delle eccedenze.
Alla sensibilità ambientale si aggiunge una grande attenzione verso le tematiche etiche e sociali, che hanno permesso al Gruppo Caviro di affrontare la sfida di Equalitas, una Certificazione di Sostenibilità con uno standard evoluto e complesso. Si tratta di uno standard nato in Italia su misura delle aziende vitivinicole e riconosciuto a livello internazionale, perché unisce in un unico strumento la dimensione ambientale, socioeconomica ed alcuni fondamentali valori etici, come il rispetto delle pari opportunità di genere e il rifiuto di ogni discriminazione. Un percorso quello di Caviro tale da ottenere il prestigioso riconoscimento di Equalitas da parte di Valoritalia, la più grande società italiana di certificazione nel campo vitivinicolo.
SimonPietro Felice (nella foto), Direttore Generale del Gruppo sottolinea “Caviro intende precorrere i tempi in un settore che vive una fase di grande evoluzione per quanto riguarda la richiesta di qualità e sostenibilità. Si tratta di un’operazione che riteniamo fondamentale per accrescere la solidità della nostra filiera e della comunità che ci circonda. Sono sfide entusiasmanti che continueremo ad affrontare in modo consapevole e sinergico con il rispetto per il territorio a guidare ogni nostro passo. A tal proposito ci impegneremo a sintetizzare e raccontare il nostro percorso nel secondo Bilancio di Sostenibilità che presenteremo a marzo 2021”.
“Al giorno d’oggi assistiamo a molta autoreferenzialità da parte di aziende che dichiarano di essere sostenibili, ma solo a parole. Caviro ha ottenuto una certificazione di sostenibilità dimostrando di possedere requisiti oggettivi e quantificabili nei tre pilastri su cui si basa lo standard Equalitas. Ha dimostrato un impegno concreto nell’adottare buone pratiche sociali, etiche ed economiche; ha dimostrato di aver ridotto ulteriormente il suo impatto ambientale investendo in maniera significativa per il futuro in tecnologie ed economia circolare, elementi che Valoritalia ha potuto puntualmente verificare. Non ho dubbio che per le aziende la sostenibilità, al pari della qualità, rappresenti oggi un’opportunità di crescita, ma in breve tempo diventerà un asset fondamentale per essere competitive sul mercato” afferma Giuseppe Liberatore, Direttore Generale di Valoritalia.
Lo standard Equalitas raccoglie le migliori esperienze di ricerca e sviluppo a livello nazionale ed internazionale, le fonde in uno schema di certificazione e fornisce alle imprese un modello efficace e spendibile sul mercato. Lo standard è nato per essere applicato all’intera filiera vitivinicola e pertanto può essere adottato da aziende che producono anche solo le uve, oppure che svolgono tutte le fasi fino alla commercializzazione, o ancora da Cantine sociali e dagli stessi Consorzi di Tutela. Equalitas prevede, infatti, la possibilità di certificare tre dimensioni produttive: l’impresa (standard di Organizzazione), il prodotto finito (standard di Prodotto) e infine l’intero territorio di una Denominazione di Origine (standard di Territorio).
Equalitas è una società “Standard Owner”, che cioè non certifica in proprio bensì accredita Enti di certificazione specialistici per svolgere le necessarie verifiche, in questo caso Valoritalia.
Per certificarsi con Equalitas le aziende devono dimostrare di aver adottato “buone prassi” (definite da precisi indicatori economici, ambientali e sociali tra loro integrati) che interessano tutte le fasi produttive, dalla vigna al trasporto del prodotto finito. Al termine del percorso le aziende devono redigere un Bilancio di Sostenibilità, nel quale vengono definite anche le policy di miglioramento.
Valoritalia (www.valoritalia.it) – Valoritalia è la società italiana leader nella certificazione dei vini a Denominazione di Origine. La società garantisce la tracciabilità del prodotto dal vigneto all’immissione sul mercato, assicurando a imprese, istituzioni e consumatori, il rispetto degli standard di produzione stabiliti nei Disciplinari di Produzione adottati dai rispettivi Consorzi di Tutela. A dieci anni dalla sua nascita, Valoritalia opera in gran parte del territorio nazionale con 36 sedi, nelle quali operano 216 donne e uomini, supportati da oltre 1.000 collaboratori esterni. Tra DOC, DOCG e IGT, Valoritalia certifica oggi 230 Denominazioni di Origine, pari a oltre il 50% della produzione nazionale dei vini di qualità. In aggiunta, Valoritalia certifica le produzioni da agricoltura biologica di circa 2.000 aziende e la produzione da agricoltura integrata (SQNPI) di altre 1.200 aziende, oltre certificare standard innovativi di sostenibilità, come EQUALITAS e VIVA, e standard provati come VINNATUR. Infine, Valoritalia opera in equivalenza con altri standard internazionali come NOP (USA), COR (Canada) e JAS (Giappone), Bio-Suisse (Svizzera).
Valoritalia è accreditata ai sensi della norma ISO/IEC 17065/2012 ed è partner di IFOAM (International Federation of Organic Farming), ASS.O.CERT.BIO (Associazione nazionale Organismi di controllo e Certificazione del Biologico) e AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica).
Gruppo Caviro (www.caviro.it) – Caviro, 329 milioni di euro di fatturato, è una Cooperativa Agricola, con la missione di valorizzare le uve dei 12.400 soci viticoltori in Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Puglia e Sicilia, che conferiscono ogni anno il 10% dell’uva italiana. Caviro è leader in Italia nel vino per quota di mercato e detiene il primo marchio italiano Germania, Giappone, Russia. Tramite Caviro Extra il Gruppo valorizza i sotto-prodotti delle filiere agroindustriali nazionali al fine di ottenere prodotti ad alto valore aggiunto; oggi player di riferimento nel mercato dell’alcol, nel recupero delle acque reflue alimentari in Italia e nell’Acido Tartarico Naturale nel mondo.