Sfiora le 400.000 tonnellate, il pomodoro da industria che Conserve Italia – gruppo cooperativo alimentare con sede a San Lazzaro di Savena, nel bolognese – si appresta a lavorare nel corso della campagna 2020 iniziata nei giorni scorsi all’interno dei quattro stabilimenti presenti in Emilia-Romagna, Toscana e Puglia. Rispetto al 2019 – spiega una nota dell’azienda emiliana l’incremento programmato per l’anno in corso è di oltre il 20%.
Il presidente Gardini: «Mai una campagna è stata tanto attesa» «Dopo il boom di domanda di passate e conserve di pomodoro registrato nei mesi dell’emergenza Covid, mai una campagna è stata tanto attesa – osserva Maurizio Gardini, presidente del gruppo che conta su marchi come Cirio, Valfrutta, Jolly Colombani e Pomodorissimo Santa Rosa – per far fronte alle grandi richieste di prodotto, sia in Italia che in Europa, siamo stati costretti in questi mesi ad utilizzare quasi tutte le nostre giacenze di magazzino».
Nuove assunzioni Per la lavorazione del pomodoro da industria, Conserve Italia ha assunto per questa campagna complessivamente 1.170 lavoratori stagionali, i quali saranno impiegati, con contratti che vanno dalle 50 alle 100 giornate di lavoro, nei quattro stabilimenti dedicati alle conserve rosse: 450 a Mesagne (Brindisi), 410 a Pomposa (Ferrara), 210 ad Albinia (Grosseto), 100 a Ravarino (Modena).