“Danni da fauna selvatica in agricoltura e nell’interazione con le città, nuovi fondi del Piano di sviluppo rurale e programmazione della nuova Pac.
E ancora, semplificazione amministrativa a partire dalla situazione vincolistica della Toscana che blocca gli imprenditori, e valorizzazione del genio dell’imprenditoria femminile e dei giovani che nell’agro alimentare innovativo e sostenibile possono trovare un’occasione di sviluppo personale e costruire nuovi posti di lavoro. Sono queste le sfide che ho raccolto da Siena e da tutto il territorio della provincia e per cui ho accettato di candidarmi per le prossime elezioni”. Ad annunciarlo Rosanna Zari, dottore agronomo candidata per le Lega alle elezioni per il Consiglio regionale del prossimo 20 e 21 settembre.
CHI E’ – Rosanna Zari, una laurea in Agraria a Firenze e un’esperienza di trent’anni come libero professionista nel settore agricolo e ambientale, ha rappresentato per venti anni i Dottori Agronomi e i Dottori Forestali a livello nazionale per dare un contributo non solo alle professioni tecniche, ma anche al mondo agro-industriale.
Grazie al suo lavoro ha ottenuto prestigiosi riconoscimento come quello di accademico dei Fisiocritici, accademico dei Georgofili, componente del Comitato nazionale vini DOP e IGP, componente del Cda dell’Università di Siena. “La politica per me è una nuova avventura – spiega Zari – ma in questo momento complesso e difficile per l’Italia e per noi toscani sento il bisogno forte di servire la mia comunità. Ho un’idea chiara di come deve essere la politica: la politica con la P maiuscola deve essere vicina ai toscani che vivono la crisi. Non si possono sperperare risorse e bisogna azzerare tanti privilegi inutili. E gli amministratori per primi devono dare l’esempio. Mi batterò per tutelare il nostro ambiente, perché oggi solo politiche di sostenibilità ci garantiscono di poter vivere bene e in salute. Mi impegno a stare vicino a tutte le nostre comunità locali che lottano per difendere il proprio territorio: lo sviluppo può essere, anzi deve essere ecosostenibile e non può distruggere la nostra terra, il nostro mare e le nostre tradizioni.
Voglio dare un contributo alla semplificazione amministrativa a partire dalla situazione vincolistica della Toscana che blocca gli imprenditori e voglio puntare sul genio dell’imprenditoria femminile e dei giovani che nell’agro alimentare innovativo e sostenibile possono trovare un’occasione di sviluppo personale e costruire nuovi posti di lavoro. Ma soprattutto metto a disposizione la mia grande disponibilità e capacità di ascoltare”.