“Con il portale Imprenditoria femminile presente sul sito di Ismea, soggetto attuatore della misura, il lavoro fatto in questi mesi vede finalmente la luce. Donne in campo è non solo una misura ma un tassello importante di una strategia per valorizzare e rafforzare la presenza delle donne in agricoltura. Un obiettivo per me fondamentale, confermato dai dati che dicono come il settore primario sia tra i maggiormente attrattivi per le donne che vogliono fare impresa, e come questo lo abbia modificato sostanzialmente, ad esempio con l’agricoltura multifunzionale, sociale, quella delle fattorie didattiche e degli agriasilo” Lo ha sottolineato la ministra Teresa Bellanova.
LINK ISMEA Imprenditoria femminile in agricoltura
“E’ dunque il dovuto riconoscimento al ruolo fondamentale che le donne svolgono da sempre nel settore agricolo – aggiunge Bellanova – e che oggi proprio in questa misura trova un sostegno adeguato: tutte le donne a prescindere dall’età anagrafica che investono nel settore agricolo inviando le domande al portale potranno avere mutui a tasso zero, del cui costo si farà carico lo Stato”.
La misura, aperta a tutte le agricoltrici indipendentemente dall’età, autorizza l’erogazione, nei limiti della dotazione finanziaria complessiva pari a 15 milioni di euro, di mutui a tasso zero, fino a un massimo di 300mila euro, per tre obiettivi: rendimento e sostenibilità globale delle aziende agricole; miglioramento condizioni agronomiche e ambientali e del benessere animale; realizzazione e ottimizzazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’ adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura.
“Fin dai primi giorni del mio insediamento al Ministero ho sottolineato come le donne e le nuove generazioni costituissero la più straordinaria leva per l’innovazione su cui può contare il Paese. Oggi più che mai sono convinta che dobbiamo stimolare le donne ad entrare maggiormente in questo settore e a investire su prodotti di qualità”, prosegue Bellanova.
“Le donne oggi sono molto più consapevoli del valore delle loro competenze e dei gesti con cui per millenni hanno custodito il mondo rurale e fatto della tutela delle tradizioni e degli antichi saperi i punti di forza di un’agricoltura capace di creare nuovi flussi di reddito, dimostrando di saper coniugare perfettamente sostenibilità economica, sociale e ambientale. Con determinazione e fantasia ristrutturano le aziende di famiglia, riorganizzano le produzioni, sperimentano percorsi innovativi, rivendicano la necessità della qualità totale dell’impresa e il suo valore sociale, la multifunzionalità, l’inclusione sociale, il Made in Italy che rappresenta il punto di forza dell’offerta alimentare italiana. Non ci può essere centralità dell’agricoltura senza le donne. Oggi il nostro fare agricoltura deve puntare a un nuovo protagonismo femminile”.
DONNE IN CAMPO – SCHEDA TECNICA DI ATTUAZIONE
Il DM 26 agosto 2020, “Imprenditoria femminile”, regola i criteri per l’erogazione di mutui a tasso zero fino ad un massimo di € 300.000 a favore di imprenditrici agricole per finanziamento di progetti di sviluppo aziendale.
I progetti devono rispondere a tre obiettivi:
1) miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola con una riduzione dei costi di produzione o un miglioramento e riconversione della produzione e delle attività agricole connesse;
2) miglioramento delle condizioni agronomiche e ambientali, di igiene e benessere degli animali;
3) realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura.
Le attività non possono essere avviate prima della presentazione della domanda e devono durare al massimo due anni dalla data di ammissione alle agevolazioni.
Per accedere alle agevolazioni previste dal DM è necessario presentare domanda attraverso il portale dedicato ai servizi ISMEA disponibile sul sito www.ismea.it
La presentazione della domanda prevede i seguenti allegati:
1) Autocertificazioni relative all’impresa corredate da documento di riconoscimento in corso di validità dell’imprenditrice agricola;
2) Documentazione attestante la qualifica IAP o Coltivatrice Diretta e relativo certificato della posizione INPS;
3) Relazione notarile riguardante eventuali beni dati in garanzia, ovvero lettera di disponibilità alla concessione della garanzia fidejussoria;
4) Studio di fattibilità, il cui format è disponibile nella sezione dedicata, e relativa documentazione tecnica (preventivi e computi metrici delle opere da realizzare e/o macchinari da acquistare).