La firma dell’accordo tra Cina e Unione europea sulle indicazioni geografiche protette (Igp) permetterà ai consumatori cinesi, a partire dal prossimo anno, di gustare in maniera più sicura le autentiche specialità del vecchio continente come il whisky irlandese, la birra bavarese (Bayerisches Bier) e il prosciutto di Parma.
L’accordo bilaterale firmato il 14 settembre mira a tutelare le 275 varietà di specialità enogastronomiche di ciascuna delle parti, compresi vini, tè, prodotti agricoli e alimentari. Il marchio Igp è utilizzato su vari prodotti con un’origine geografica specifica che possiedono determinate qualità o una reputazione legata a tale provenienza. L’intesa dovrebbe prevenire la contraffazione delle indicazioni geografiche protette e consentire ai consumatori di entrambe le parti di acquistare prodotti importati autentici e di alta qualità.
14,39 miliardi di dollari il volume degli scambi La domanda di alimenti e vino prodotti in Europa da parte dei consumatori cinesi è davvero solida. Nella prima metà dell’anno, il volume degli scambi agricoli tra Cina e Ue ha raggiunto i 14,39 miliardi di dollari, in aumento del 12,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Inoltre, secondo le autorità doganali cinesi, nello stesso periodo il Paese ha importato prodotti agricoli dall’Ue per un valore di 10,56 miliardi di dollari, in crescita del 27,8% su base annua. Secondo l’accordo, anche i prodotti cinesi hanno il diritto di utilizzare il marchio di tutela ufficiale in vigore nell’Ue, agevolando le esportazioni delle aziende cinesi in Europa. I primi 100 prodotti cinesi a marchio Igp tutelati dall’accordo provengono da 27 province del Paese asiatico ed entreranno nel mercato europeo dall’inizio del 2021.