Competitività dei contratti di filiera del settore agricolo e della pesca; investimenti nella infrastrutture logistiche per lo sviluppo del potenziale esportativo delle piccole e medie imprese; meccanizzazione del settore primario; incremento di energia prodotta da fonti rinnovabili e prevenzione del dissesto idrogeologico.
Questi alcune delle principali linee di intervento illustrate dalla Ministra Teresa Bellanova alle Organizzazioni di settore nel corso di un incontro in videoconferenza sul lavoro in atto ai fini del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Dopo un passaggio preliminare dedicato a tempi, procedure e contenuto circa la costruzione del Documento complessivo, Bellanova, entrando nel merito, ha detto: “Sono sempre più convinta che il settore agricolo possa e debba giocare un ruolo determinante, consapevole del contributo che può offrire al rilancio del Paese e al processo di transizione verde e digitale dell’intera economia”.
Tra i passaggi significativi nell’introduzione della Ministra, quello relativo alla collaborazione interministeriale e alle proposte, caratterizzanti l’impianto Mipaaf, “confluite nelle schede progettuali con capofila altri Ministeri; quello sulla banda larga nelle aree rurali, capofila Mise; quello sul recupero dei borghi rurali, capofila Mibact; quello sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione e dei servizi ai cittadini, capofila Ministero dell’Innovazione; quello sui progetti di osservazione della terra, Capofila Presidenza del Consiglio. Una trasversalità e una connessione non casuali”, ha sottolineato Bellanova, “perché l’interconnessione tra i quadri di conoscenza e tra i relativi programmi è condizione essenziale della bontà e realizzabilità del Piano più complessivamente intenso”.
Quanto agli interventi puntuali indicati nel Documento in corso di ultimazione,
Bellanova li ha illustrati punto per punto alla luce dei tre macro-obiettivi indicati nella Strategia Nazionale dell’Agricoltura, Pesca, per il Sistema Agricolo, Agroalimentare, Forestale, della Pesca e dell’Acquacoltura.
Tra gli investimenti previsti, quelli mirati a sostenere i contratti di filiera nei settori agricolo e della pesca; le infrastrutture logistiche agroalimentari e della pesca per favorire “lo sviluppo del potenziale esportativo delle piccole e medie imprese agroalimentari italiane”; la meccanizzazione nel settore primario per “promuovere un’accelerazione della transizione verde e digitale del settore primario, investendo sull’agricoltura di precisione, sulla digitalizzazione, l’interconnessione, il miglioramento delle prestazioni, la riduzione dei consumi e delle emissioni, la sicurezza sul lavoro e la riduzione degli infortuni, il miglioramento della produttività e della sostenibilità alimentare. Tra questi, “un interventi massiccio di ammodernamento nel settore dell’olio di oliva”, per mettere in campo una nuova strategia “basata sull’integrazione dei diversi strumenti disponibili”.
Quindi, per il secondo macro-obiettivo relativo alla produzione energetica da fonti rinnovabili, la Strategia punta su progetti tesi allo sviluppo del biometano e alla realizzazione di un Parco AgriSolare, “sui tetti degli edifici produttivi agricoli, favorendone l’efficientamento energetico, anche per migliorare il benessere animale. In questo modo”, ha affermato Bellanova, “miglioriamo la competitività delle aziende agricole, riducendo i costi di approvvigionamento energetico e contribuendo alla decarbonizzazione del Paese e soprattutto all’ulteriore consumo di suolo. L’Agrisolare”, ha chiarito Bellanova, “consentirebbe di non dover poggiare sul terreno un solo pannello”.
Infine, sul versante della prevenzione del dissesto idrogeologico, la Strategia Mipaaf corre lungo due direttrici: realizzazione del Piano di azione nazionale per aumentare la resilienza dell’agroecosistema irriguo, gestione forestale sostenibile.
Nel primo caso, ha detto la Ministra, “la proposta mira ad integrare gli investimenti in corso e in programmazione ad opera di altri Ministeri sulle grandi reti di accumulo e distribuzione delle acque, con interventi di manutenzione sul reticolo minore di scolo e di efficientamento della gestione irrigua. Abbiamo già incontrato le Regioni e le Autorità di Distretto con l’obiettivo di censire il parco progetti su cui concentrare l’attenzione”.
Quindi, per quanto concerne la gestione forestale sostenibile, l’impianto tende a “sviluppare una filiera foresta-legno-energia attraverso l’incentivazione dell’utilizzo a cascata della materia prima “legno nazionale”, con la creazione di reti di impresa forestali, accanto all’attività di rimboschimento e miglioramento dei boschi esistenti”.
Tra i punti affrontati dalla Strategia, anche il rafforzamento della resilienza e vitalità dei territori rurali, territorio d’elezione, ha sottolineato la Ministra, “lavoro svolto con altri Ministeri sui borghi rurali e sulla banda larga in tutte le aree, comprese quelle a fallimento di mercato”.