“Il costante e rilevante impegno dei carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (RAC) per la tutela dei marchi di qualità, la difesa dei biologico di qualità, la rintracciabilità degli alimenti ed etichettatura, che ha prodotto, nel solo mese di settembre, risultati importanti, conferma quanto il nostro sistema dei controlli sia efficiente e coordinato e testimonia l’enorme attenzione che l’Italia pone nel tutelare le proprie produzioni di qualità.
La nostra priorità è difendere tutti i consumatori, assicurare la sicurezza alimentare, la trasparenza, la qualità e la salubrità delle produzioni. Soprattutto in questo periodo così critico è nostro dovere salvaguardare la salute dei cittadini, la reputazione del nostro Paese e l’intero comparto. Siamo costantemente impegnati sul fronte del fenomeno della contraffazione del made in Italy, lesivo dei diritti dei consumatori ma anche degli interessi economici dell’intera filiera agroalimentare. Per questo considero con particolare attenzione e ringrazio il lavoro e l’impegno svolto in queste settimane da tutti i Carabinieri impegnati in questa attività”.
Così la Ministra Teresa Bellanova commenta l’operazione condotta dei carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (RAC), guidati dal comandante colonnello Luigi Cortellessa insieme ai Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale con le stazioni dei Gruppi carabinieri forestali, estesa sull’intero territorio nazionale con controlli eseguiti presso 170 aziende del settore agroalimentare.
Nel corso delle attività sono stati sequestrati 594 tonnellate di alimenti per un valore di circa 100 mila euro per false evocazioni e infrazioni sull’etichettatura; 5 titolari di aziende sono stai denunciati per vendita di prodotti industriali con segni mendaci, frode in commercio, gestione illecita di rifiuti speciali, emissione in atmosfera e violazione di sigilli; una cantina è stata chiusa poiché priva di registrazione sanitaria.
Per mancanza di rintracciabilità sono stati infine sequestrati 4 capi bovini; 1.600 litri di vino; 18 mila uova; 10 mila etichette evocanti marchi di tutela; 190 mila sacchetti che evocando il made in Italy erano in realtà destinati al confezionamento di funghi di provenienza bulgara. 65 le sanzioni comminate per un ammontare di oltre 105 mila euro.