Dal Decreto attuativo recentemente pubblicato, che tutela e valorizza i vini eroici, ad un vero e proprio rilancio della viticoltura estrema. Un obiettivo condiviso dal Cervim insieme alla politica ed istituzioni, dagli addetti ai lavori e dai professionisti dell’agricoltura.
A partire da una maggiore promozione dei vini eroici, a nuove possibilità di etichettatura come il marchio “eroico” in etichetta. Anche perché vino eroico significa tutela del paesaggio e dell’ambiente.
E’ in sintesi quanto è emerso dal workshop organizzato da Cervim nell’ambito di Milano Wine Week, dal titolo “Tutela e salvaguardia della viticoltura eroica: le novità del Decreto Attuativo”. Evento moderato da Giulio Somma, direttore Corriere Vinicolo, e aperto dal “padrone di casa” Federico Gordini, presidente di Milano Wine Week, che ha evidenziato “la forza dello storytelling per la viticoltura eroica che merita di essere conosciuta, perché esprime grandi vini e territori straordinari».
«Il Decreto attuativo, in cui vengono riportate la definizione di viticoltura eroica e le caratteristiche elaborate ed utilizzate dal Cervim stesso – sottolinea il presidente Cervim Stefano Celi –, rappresenta un punto di arrivo perché è la conclusione di un lavoro durato alcuni anni da parte del Cervim e dell’ex presidente Roberto Gaudio; ma è anche e soprattutto un punto di partenza perché rappresenta la base di un rilancio strutturato per l’intera viticoltura eroica e per i territori in cui essa gravita. Per i viticoltori, sono importanti le risorse a disposizione, ma sono importanti anche le politiche a sostegno del settore ed una minore burocrazia che pesa concretamente nelle economie delle singole aziende».
Renzo Testolin, presidente Regione Valle d’Aosta con funzioni ad interim di assessore all’agricoltura, ha ricordato come il Decreto attuativo rappresenti un elemento ulteriore per il mondo del vino; e l’importanza della viticoltura eroica per il territorio, per la conservazione dei vitigni autoctoni, per i muretti a secco, e per tutto quel patrimonio anche culturale che rappresenta.
Qualificati gli interventi che si sono susseguiti. «Un grande risultato quello ottenuto dal Cervim con il Decreto attuativo – ha sottolineato Sabrina Diamanti, presidente Conaf – che valorizza la viticoltura eroica, una filiera che vede impegnati quotidianamente i colleghi agronomi. Un aspetto da rilevare è che il Decreto sia stato firmato oltre che dal ministro delle politiche agricole (Bellanova) anche da Beni culturali (Franceschini) e Ambiente (Costa) perché dobbiamo sempre ricordare che l’agricoltura è non solo produzione ma anche paesaggio e tutela dell’ambiente».
La Regione Lombardia, sempre protagonista al Mondial des Vins Extrêmes (il concorso internazionale del Cervim) ha confermato di puntare sulla viticoltura eroica sostenendo i viticoltori: «E’ una eccellenza della nostra regione – ha detto Alessandro Fede Pellone, presidente Ersaf – ed abbiamo messo in campo misure concrete a sostegno dei giovani agricoltori che vogliono fare questo tipo di attività nei territori della Lombardia».
Anche la politica a sostegno della viticoltura eroica. Il sottosegretario Mipaaf Giuseppe L’Abbate: «Parliamo di sistemi produttivi a grande valenza ambientale, conservazione della biodiversità, che contribuiscono al non abbandono dei territori. In questi contesti niente è facile, i viticoltori ad esempio non possono usare la meccanizzazione come in altri ambiti. Dobbiamo e possiamo mettere in atto strategie di promozione e di comunicazione dei vini eroici sui mercati internazionali, insieme al Ministero Affari Esteri e con l’Ice».
«Chi lavora in determinate realtà e condizioni – ha affermato Filippo Gallinella, presidente ComAgri della Camera – deve essere premiato e valorizzato; ci sono tante possibilità a disposizione per il settore e per la promozione».
Interventi poi delle Regioni con Dario Cartabellotta, Direttore Generale assessorato agricoltura Regione Siciliana che ha ricordato il lavoro del Cervim che contribuisce a sostenere le produzioni eroiche siciliane, come quelle delle zone particolarmente vocate delle isole; e di Gennaro Giliberti, dirigente Regione Toscana, che ha evidenziato come anche le misure del PSR offrano risorse destinate a progetti di viticoltura eroica.
Ha parlato di etichettatura Michele Zanardo, presidente Comitato nazionale vini DOP e IGP, spiegando come sia possibile prevedere una menzione “viticoltura eroica” in etichetta «ovviamente con regole certe e per una filiera produttiva completamente in azienda – ha detto Zanardo –, un giusto riconoscimento per i grandi sacrifici dei viticoltori estremi».