L’ipotesi di ridurre i tempi di quarantena è una buona notizia per lavoratori e imprese in un momento difficile per l’economia e l’occupazione. E’ quanto afferma Coldiretti, secondo la quale «è una decisione che alleggerisce il peso sul sistema sanitario ma che difende anche la capacità produttiva del Paese e le opportunità di reddito delle famiglie».
La quarantena breve, infatti, precisa la Coldiretti, anticipa il rientro al lavoro con un effetto importante per chi svolge attività autonome spesso duramente colpite dalla pandemia, ma riduce anche il rischio di paralisi del ciclo produttivo nelle imprese. Per l’agricoltura è importante anche per combattere la carenza di lavoratori stagionali provenienti dall’estero frenati fino ad ora dai 14 giorni di fermo. Nel 2020, ricorda la Coldiretti, si sono ridotti di circa 1/3 i lavoratori stranieri nelle campagne per le misure di sicurezza anti-contagio. Misure che per chi ha lavorato nei campi sono sempre state rispettate. Nell’ultimo trimestre la Coldiretti stima che siano stati spesi 90 milioni di euro per mascherine, gel e dispositivi di protezione. I costi aggiuntivi per i protocolli di sicurezza adottati dalle aziende agricole riguardano anche la cartellonistica interna, i termo scanner, i trasporti, la formazione, la rimodulazione degli spazi di lavoro per garantire le distanze di sicurezza.