Slitta a domani la votazione del Parlamento europeo sulla proposta di immettere sul mercato prodotti di origine vegetale con denominazioni che sono proprie di prodotti di origine animale (salsiccia, hamburger, bistecca).
Confagricoltura ribadisce la propria posizione contraria alle denominazioni ingannevoli per i consumatori.
Oltre a utilizzare questi termini ‘impropri’, – evidenzia Confagricoltura – alcuni operatori del settore alimentare adottano strategie di marketing che in molti casi inducono in confusione, perché presentano prodotti vegani o vegetariani come del tutto equivalenti ai prodotti di origine animale.
Nelle scorse settimane Confagricoltura aveva anche scritto agli europarlamentari esortandoli a confermare l’emendamento originale – fortemente sostenuto dall’Organizzazione ed espresso nel voto di aprile 2019 – e a non accettare compromessi a riguardo, nell’interesse dei consumatori, ma anche dei produttori del settore zootecnico, portabandiera del Made in Italy agroalimentare.
I consumatori hanno il diritto di scegliere i prodotti che desiderano – ribadisce Confagricoltura – ma devono poter basare la propria scelta su informazioni affidabili che riflettano correttamente le caratteristiche del prodotto. Spesso, invece, queste informazioni si rivelano ingannevoli.
È importante ricordare che ciascun alimento ha le sue proprietà e caratteristiche nutrizionali, che dipendono dal tipo di ingredienti utilizzati. Per questo motivo – conclude l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – l’uso dello stesso termine per denominare prodotti appartenenti a categorie alimentari diverse deve essere evitato, per consentire un corretto confronto al momento dell’acquisto e garantire un’informazione trasparente.