“Il Parlamento europeo ha dato segno di serietà e responsabilità votando a larga maggioranza una riforma della Politica agricola comune che supera la cosiddetta condizionalità del rispetto dei criteri, abbracciando finalmente la logica dei risultati e dei meriti e non quella delle intenzioni.
Ci auguriamo che tale cambio di paradigma sia confermato nei triloghi”, dichiara il presidente dell’Unione Contoterzisti Aproniano Tassinari.
Fino a oggi gli agricoltori e le aziende potevano ricevere i fondi europei indipendentemente dai risultati raggiunti, poiché era sufficiente la conformità alle regole della Pac. Il Parlamento ha chiesto di cambiare passo e approccio, aumentando la rilevanza dei risultati raggiunti. “L’Europa sembra intenzionata a indossare gli occhiali per vedere cosa accade nelle nostre campagne e dovranno fare lo stesso gli Stati membri, redigendo piani strategici dove gli obiettivi assumono un ruolo chiave per l’erogazione dei fondi. Il ricorso ai servizi agromeccanici professionali sarà fondamentale per la garanzia dei risultati. Sarà più difficile concedere fondi per l’acquisto di mezzi e tecnologie che poi non saranno impiegati a regola d’arte in campo”, prosegue il presidente di UNCAI.
Diventerà fondamentale per lo Stato definire una modalità italiana di attuazione della condizionalità che assumerà, inoltre, tinte marcatamente ambientali e sociali. L’innovazione sarà determinante perché solo questa permette di coniugare esigenze ambientali, sicurezza sul lavoro e redditività delle aziende.
“L’innovazione, specie quella digitale, richiede connessione, formazione e un riallineamento dei fondamenti aziendali, tutte caratteristiche del contoterzismo. Ci auguriamo quindi che il primo passo della futura Pac sia l’inserimento tra le misure agroambientali di incentivi al cambiamento organizzativo in campagna attraverso l’esternalizzazione dei processi aziendali”, conclude Tassinari.