“Positivo l’annuncio da parte della ministra Bellanova di un imminente decreto per il contrasto alla peste suina africana: bisogna prevenire, e mettere in campo azioni di coordinamento mirate prima che questo virus letale colpisca il nostro comparto suinicolo.
Non ci possiamo permettere, a maggiore ragione in un momento di fragilità economica e sociale, che una ulteriore emergenza sanitaria danneggi la continuità del nostro sistema agroalimentare di eccellenza, o comprometta addirittura le esportazioni, come già successo in Germania”.
Lo ha dichiarato Maria Chiara Gadda, capogruppo di Italia Viva in commissione Agricoltura alla Camera, nella replica al question time con la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova (LEGGI L’INTERVENTO DEL MINISTRO BELLANOVA).
“I danni da fauna selvatica incontrollata – ha spiegato – li notiamo in ogni legge di Bilancio perché i ristori agli agricoltori non sono mai sufficienti e, soprattutto, non rispondono alle perdite di fatturato e di quote di mercato. Senza contare il fatto che le carenze nella gestione della fauna selvatica, e dei cinghiali in particolare, sono all’origine di problemi di natura sanitaria e di sicurezza stradale, nelle aree rurali così come in quelle urbane e metropolitane.
È necessario inserire un principio di buon senso nel rapporto con la fauna selvatica. Quello della gestione e del controllo. E sicuramente risolvere tre problemi cronici nel nostro Paese. Va colmata la mancanza di programmazione, e il piano di prevenzione nazionale servirá per rispondere alle emergenze sanitarie come la peste suina in modo tempestivo, definendo competenze, aspetti organizzativi e rimuovendo ostacoli amministrativi e burocratici. Un altro problema è la verifica dell’attuazione delle misure nelle regioni. Infine, fondamentale per agire e valutare in tempo reale, è la necessità di banche dati nazionali in grado di effettuare un monitoraggio continuo su questi temi”. “Auspico che il decreto possa essere emanato in tempi rapidi, è quanto mai necessario e urgente”, conclude.
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