“La promozione del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti sono fondamentali per la tenuta economica del Paese e assumono una rilevanza ancora maggiore alla luce della grave situazione legata alla pandemia del Coronavirus, che ha sensibilmente rallentato gli scambi commerciali delle nostre produzioni agroalimentari sui mercati globali; basti pensare che il 32% del PIL nazionale deriva dalle esportazioni e il 20% dagli investimenti esteri”.
Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Franco Verrascina intervenendo alla riunione per la programmazione del Piano Straordinario di Promozione del Made in Italy (PSMI) per il biennio 2021-22 convocato dalla Farnesina e svoltosi alla presenza del Sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano.
“Ringraziamo il Ministero degli Affari Esteri per aver avviato questo nuovo ciclo di incontri, facendo seguito agli approfondimenti svolti nel corso dei tavoli settoriali di marzo e aprile 2020 sul PSMI 2020, che hanno a loro volta portato a delineare i contenuti del cosiddetto ‘Patto per l’Export’, siglato a giugno 2020”, ha ricordato il presidente, che ha partecipato ai lavori del tavolo di ascolto dedicato all’agroalimentare e ai vini.
“Non dobbiamo mai dimenticare che il reddito dei produttori agricoli dipende in larga parte dai consumi interni e dall’export; su questi versanti, non possiamo mancare di rilevare come siano molto ingenti i danni per il primario nazionale legati alle misure restrittive messe in campo per contenere gli effetti della pandemia, quali il blocco delle frontiere e la chiusura del canale HoReCa. Il rischio concreto, che va scongiurato a ogni costo, è quello di andare a perdere spazi di mercato che, come già accaduto nel caso dell’embargo russo, saranno poi occupati da altri Paesi e che sarà poi molto difficile andare a recuperare nel breve periodo”, ha evidenziato Verrascina.
“Plaudiamo pertanto all’impegno coordinato del governo, portati avanti con il fine di promuovere e stimolare la crescita del Made in Italy e di attrarre gli investimenti, che rappresenta un forte e positivo segnale di attenzione e di fiducia nei confronti del Paese e dei mercati esteri; dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione per evitare di veder sfumare il patrimonio di credibilità dell’agroalimentare nazionale, ottenuto in decenni di sacrifici e di impegno da parte dei nostri produttori agricoli”, ha concluso il presidente della Copagri.