Si alza ancora il livello dello scontro fra i professionisti del settore agrario ed AGEA (che li vuole escludere dal poter svolgere attività nei CAA-Centri Agricoli di Assistenza).
AGEA aveva fissato al 20 novembre l’ultimo giorno utile per la firma, da parte dei CAA, della nuova Convenzione che esclude i professionisti già a partire dal 2021 ed il giorno prima il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ha inviato una diffida al Direttore di AGEA, Gabriele PAPA PAGLIARDINI, intimandogli il ritiro “in autotutela” della Convenzione la quale si pone -è scritto nell’atto- “in contrasto l’art. 7 del Decreto 27 marzo 2008 sui CAA” che consente ai professionisti di operare liberamente nonché “con il diritto al lavoro, riconosciuto e tutelato costituzionalmente (art. 1, 4 e 35), e con il divieto (art. 3 Cost.) di operare discriminazioni” mentre l’art. 41 della Costituzione prevede che “l’iniziativa economica è libera”.
Ma che effetti ha una simile diffida? Lo spiega Roberto ORLANDI, Presidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati. “In primo logo, quella diffida è un atto dovuto: la legge sembra chiara. Dopo avere chiesto da febbraio, inutilmente, ad AGEA di ripensarci e dopo avere presentato, a maggio, insieme agli altri Albi di settore, delle proposte di mediazione (alle quali AGEA nemmeno ha risposto), altro non rimaneva da fare.
La diffida indica al Direttore di AGEA, PAPA PAGLIARDINI, la presunta violazione di legge, togliendo così ogni alibi; determina quello che in diritto è l’elemento psicologico del “dolo intenzionale”. In altri termini: il Direttore di AGEA non può più dire che, agendo, non credeva di compiere la violazione che gli è stata contestata”.
Per il vero il Direttore di AGEA ha sempre affermato di agire nel giusto e di non danneggiare nessuno; tuttavia, dopo la diffida, se a seguito dei ricorsi che saranno certamente presentati da più parti risultasse confermata la violazione di legge cui fanno riferimento gli Agrotecnici, si aprirebbe per il Dott. PAPA PAGLIARDINI uno scenario spiacevole, quello del possibile abuso d’ufficio (art. 323 cp), con ulteriori aggravanti, qualora risultassero dei conflitti di interesse.
Nel frattempo, di fronte all’ipotesi di vedere espulsi dal sistema dei CAA 2.500 professionisti, peraltro i soggetti maggiormente indipendenti e preparati, in Parlamento sono insorte sia la maggioranza che l’opposizione, con interrogazioni ed emendamenti presentati dal PD, dal Movimento 5 Stelle, dal Gruppo Misto, da Forza Italia e da Fratelli d’Italia.
“Lo abbiamo detto fin dal primo giorno -conclude il Presidente Orlandi-: siamo disponibili al dialogo ma non rinunciare alla libertà di svolgere, in modo legittimo, l’attività per la quale abbiamo ottenuto una specifica abilitazione, almeno fin quando il diritto al lavoro avrà tutela costituzionale. Su questo non indietreggeremo di un sol passo, costi quel che costi”.
SCARICA LA diffida Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ad AGEA del 19.11.2020 – Comunicato Stampa 23-11-2020 – allegato – diffida Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati del 19.11.2020-1