Con la decisione del 29 ottobre 2020, la Direzione Nazionale della Proprietà Intellettuale del Paraguay ha ufficialmente registrato la denominazione Champagne, che da ora in poi sarà riconosciuta e protetta in tutto il territorio paraguaiano contro qualsiasi uso improprio del nome Champagne o di qualsiasi termine da esso derivato.
Il Paraguay si aggiunge così alla lista dei 122 stati, tra cui la maggior parte dei Paesi dell’America Latina, la Cina e l’India che già tutelano la denominazione Champagne, una delle più riconosciute al mondo.
Come sottolinea Vincent Perrin, Direttore generale del Comité Champagne, “questa decisione è particolarmente importante perché rappresenta il culmine di una procedura iniziata nel 2012 ma che era stata sospesa tra il 2015 e il 2019, in attesa della pubblicazione di un decreto che consentisse l’applicazione della legge paraguaiana sulle indicazioni geografiche”. Con questo ultimo risultato, il Comité Champagne dimostra ancora una volta il suo ruolo di apripista rispetto alla legislazione sulle indicazioni geografiche nel mondo”.
Questo riconoscimento è un altro passo in avanti per il Comité Champagne, che si impegna quotidianamente per salvaguardare la denominazione. “Oltre a questo successo, la nostra priorità resta la completa protezione della nostra denominazione in Argentina, così come negli Stati Uniti e in Russia, dove persistono molte usurpazioni legali”, ha dichiarato Perrin.
La denominazione di origine è un diritto di proprietà intellettuale specifico, che designa un prodotto di una determinata regione le cui caratteristiche particolari derivano sia dalle condizioni naturali di ogni regione sia dalle competenze dei produttori locali. Lo Champagne è tra le denominazioni più antiche, protette e prestigiose al mondo.
Il Comité Champagne ha sede a Epernay e riunisce tutti i viticoltori e tutte le Maison di Champagne. L’organizzazione interprofessionale rappresenta uno strumento di sviluppo economico, tecnico e ambientale. Il Comité Champagne mette le due professioni in relazione tra loro e conduce una politica di qualità costante e di valorizzazione del patrimonio comune della denominazione.