Synergy mette l’allevatore al centro. Sei associazioni fanno rete. La zootecnia da latte italiana a una svolta

L’allevatore al centro. È questo l’obiettivo di Synergy (Unione per i servizi alla selezione e alla biodiversità) sorta non più tardi dello scorso mese di giugno che attualmente raggruppa sei associazioni di razza.

Si tratta di Frisitali (Associazione nazionale allevatori Frisona italiana indipendente), Anarb (Associazione nazionale allevatori razza Bruna italiana), Risbufala, Anaborava (Associazione nazionale allevatori bovini di razza Valdostana), Anajer (Associazione nazionale allevatori Jersey) e l’Associazione nazionale allevatori bovini di razza Grigio Alpina, per un totale di alcune centinaia di migliaia di capi.

Il tema della genetica nella zootecnia da latte e quello legato alle nuove organizzazioni di razza saranno al centro di un convegno inserito nel ricco calendario di eventi tecnico-scientifici che si terranno in diretta streaming dal 3 al 5 dicembre prossimi, quando si svolgeranno le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona Special Edition. Inoltre, sempre online, si terrà  la mostra zootecnica a cui parteciperanno circa 300 tra i migliori capi di bestiame provenienti da 51 allevamenti distribuiti sul territorio nazionale, che saranno valutati da due giudici internazionali. “Il Festival della Vacca da Latte” sarà un evento senza precedenti, voluto fortemente dagli allevatori che hanno aperto le porte delle loro stalle a qualificati videomaker per effettuare le riprese dei loro migliori soggetti, permettendo così a CremonaFiere di realizzare una mostra virtuale di altissimo livello, in cui la figura dell’allevatore sarà più che mai centrale.

“Come vuole che lo sia Sinergy –  sottolinea Enrico Santus, presidente dell’organizzazione – che mette a disposizione delle associazioni le più qualificate professionalità nel campo della genetica, dell’informatica e della comunicazione per offrire una serie di servizi tecnico-scientifici di altissimo livello che esulano dall’assistenza tecnica delle razze”.

Nel panorama nazionale della zootecnia da latte Synergy rappresenta una novità assoluta che le associazioni di razza sollecitavano da tempo, mentre all’estero, come in Svizzera o negli USA, realtà quasi analoghe operano già da diverso tempo.

“Fermo restando che i nostri associati non sono gli allevatori ma le diverse associazioni di razza a cui afferiscono – precisa Santus –  la sfida che abbiamo deciso di raccogliere è proprio quella di fornire risposte tempestive alle richieste che ci arrivano sia in termini di innovazione tecnologica, a partire soprattutto dalla genomica, che di carattere economico grazie al lavoro di un nutrito gruppo di professionisti. Un lavoro che ha un’unica finalità. Mettere l’allevatore al centro, renderlo vero protagonista delle sue scelte per il costante miglioramento della sua mandria e della relativa redditività aziendale”.

Per il presidente di Synergy non si tratta solamente di un processo volto a una maggiore valorizzazione della zootecnia italiana: l’obiettivo è proprio quello di ottimizzare le informazioni e i dati forniti dagli allevatori che, beninteso, resteranno sempre di loro proprietà.

Un percorso a ostacoli? “Più che a ostacoli direi audace – risponde il presidente di Synergy – sicuramente innovativo per la zootecnia da latte italiana. Nel quale però crediamo con convinzione non solo perché pensiamo ci fosse bisogno di una realtà come Synergy, ma anche perché sappiamo che la squadra di professionisti che mettiamo in campo, composta da figure da sempre impegnate nel settore zootecnico, può garantire un servizio di altissimo livello all’insegna della massima trasparenza”.

L’innovazione tecnologica, le sfide della competitività, la formazione sono gli ambiti di maggior riferimento per le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona che anche in un’edizione straordinaria come quella di quest’anno, condizionata dalla pandemia, ha voluto e saputo organizzare un programma di eventi tecnico-scientifici di eccellenza, sottolineando in questo modo la centralità di un territorio che, vocato da sempre alla zootecnia da latte, sa mantenere la sua leadeship nel segno della tradizione ma con lo sguardo sempre orientato al futuro.

Per partecipare al convegno “Genetica e organizzazione della zootecnia da latte a una svolta? Fine di un monopolio e nuove organizzazioni di razza”, in calendario il 4 dicembre a partire dalle ore 10, è sufficiente andare sul sito www.fierezootecnichecr.it   selezionare Eventi e successivamente Programmi eventi e cliccare sul link di registrazione al convegno.

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