Il Decreto Legge “Ristori-quater” attualmente in sede di adozione, conterrà una norma che proroga al 10 dicembre 2020 la scadenza di presentazione delle dichiarazioni dei redditi e Irap 2020 sottoscritte da tutti i contribuenti.
Relativamente al termine di versamento della seconda o unica rata di acconto 2020, sono previste sospensioni differenziate a favore dei soli operatori economici, mentre le persone fisiche senza partita IVA e/o senza redditi di partecipazione in società o imprese familiari, non dovrebbero beneficiare di alcun differimento per i versamenti di acconto, la cui scadenza resta quindi ancorata a lunedì 30 novembre.
In sintesi, il termine di versamento degli acconti dovuti dagli operatori economici è così fissato:
- 10/12/2020 per tutti gli operatori economici (titolari di partita IVA, collaboratori in imprese familiari, soci di società di persone);
- 30/04/2021 limitatamente agli operatori economici (di cui sopra) interessati o meno agli ISA, in possesso dei seguenti requisiti:
a) nel primo semestre 2020 hanno subito una diminuzione del fatturato con riferimento alle aziende di cui sono titolari/soci/familiari di almeno il 33% rispetto al primo semestre 2019;
b) ristoratori operanti nelle zone arancioni (compresi gli agrituristi con codice Ateco 561012) indipendentemente dal calo del fatturato.
Nell’occasione, si apprende che nelle intenzioni del Governo c’è l’approvazione di un emendamento che sposta al 31 gennaio 2021 la possibilità per i comuni di deliberare le aliquote Imu per il 2020. In taluni casi, pertanto, entro il 28 febbraio 2021, i contribuenti saranno tenuti a versare un “conguaglio” Imu 2020.