E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Ristori Quater, approvato dal Consiglio dei Ministri, che introduce ulteriori misure di sostegno per le attività produttive, i lavoratori e i professionisti coinvolti dall’emergenza Covid.
A seguito del nuovo scostamento di Bilancio da 8 miliardi di euro, approvato la scorsa settimana da tutto il Parlamento, è stato possibile sospendere e rinviare le principali scadenze fiscali in calendario, nonché ampliare ulteriormente la platea delle attività che possono usufruire degli indennizzi a Fondo perduto, includendo anche diverse categorie di agenti e rappresentanti di commercio.
Non sembrano cifre importanti soprattutto per i settori (vedi ristorazione) che hanno dovuto tenere chiusa l’attività, anche se il ministro Roberto Gualtieri ha commentato su twitter: “Il CdM ha approvato il Decreto Ristori Quater. Continuiamo a sostenere lavoratori, partite IVA e imprese con il rinvio delle principali scadenze fiscali e con altre importanti misure. Chi è colpito dalla crisi provocata dal Covid19 troverà sempre lo Stato al suo fianco”
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Il provvedimento inoltre prevede:
- il rinvio al 30 aprile 2021 dei versamenti del secondo acconto dell’Irpef, dell’Ires e dell’Irap a carico delle Partite Iva e delle imprese con ricavi fino a 50 milioni di euro che hanno subito una perdita di almeno il 33% rispetto al primo semestre 2019. I settori economici individuati nel Decreto Ristori Bis e i gestori di ristoranti che si trovano nelle zone arancioni accederanno alla proroga a prescindere dai requisiti;
- la sospensione dei versamenti delle ritenute, dell’Iva e dei contributi previdenziali di dicembre, per le aziende e i professionisti con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro e che abbiano registrato un calo del 33% a novembre 2020 rispetto a novembre 2019. Tale sospensione sarà applicata anche a tutte le attività economiche che sono state chiuse con il Dpcm del 3 novembre, a quelle oggetto di misure restrittive con sede nelle zone rosse, ai ristoranti nelle zone arancioni e rosse;
- un fondo ‘taglia tasse’ da 5,3 miliardi di euro per realizzare nel 2021 la perequazione delle misure fiscali e di ristoro concesse con i provvedimenti adottati durante l’emergenza. L’esonero totale o parziale delle tasse potrà applicarsi ai soggetti che abbiano beneficiato delle sospensioni fiscali e contributive e che registrano una significato perdita di fatturato;
- l’incremento, con 500 milioni di euro per il 2020, della disponibilità del fondo che sostiene l’internazionalizzazione delle imprese attraverso la concessione di finanziamenti a tasso agevolato;
- il rifinanziamento, con 350 milioni di euro per il 2020, del fondo per ristorare le perdite subite dal settore delle fiere e dei congressi.