“Oggi è una giornata importante che corona il lavoro e l’impegno di una intera comunità territoriale e di quanti l’hanno accompagnata e sostenuta verso l’importante riconoscimento della Dop per la colatura di alici.
Un traguardo che festeggiamo con la cerimonia della spillatura anche a rimarcare come la “Colatura di alici di Cetara” sia la prima DOP italiana che tutela un prodotto di mare trasformato. Un vanto per la Campania e un fiore all’occhiello del nostro made in Italy. Un pezzo di storia gastronomica della nostra penisola e un legame forte con il nostro passato: già molti secoli fa, il garum – la nostra colatura –era un prodotto di elezione nelle cucine e sulle tavole dell’antica Roma. E dunque non sbaglia chi dice: l’oro di Cetara è fatto con le alici”.
Così la Ministra Teresa Bellanova intervenendo stamane alla “Festa della Colatura di Alici di Cetara”, Spillatura della colatura nuova, edizione 2020.
“Il percorso per arrivarci è stato lungo e non sempre scontato. Un iter iniziato nell’ottobre 2015 segnato dal coinvolgimento delle associazioni promotrici, le Istituzioni a livello nazionale, regionale e locale, il mondo scientifico, quello imprenditoriale”, ha spiegato la Ministra. “Per poter garantire che questa eccellenza italiana continui a essere prodotta il presupposto necessario è la gestione accorta del suo ingrediente principe: le alici che si pescano proprio nell’area di mare dei golfi di Salerno e Napoli – e in quello spazio acqueo definito dai tecnici “subarea gestionale numero dieci” (GSA 10)”.
E ancora: “Gli stock dei piccoli pelagici nell’area, mi riferisco alle alici in Campania, come in altre realtà italiane, costituiscono una delle risorse più importanti per l’intero territorio regionale: per il reddito delle imprese; per l’indotto generato in numerosi settori; per il valore immateriale che rappresentano e che significa cultura, storia, tradizione, senso di appartenenza. Questo ci obbliga ad accompagnare il processo di valorizzazione dei prodotti trasformati e freschi delle alici con una gestione sostenibile sotto ogni profilo: sociale, ambientale, economico”.
“Per questo, ha sottolineato Bellanova, “abbiamo voluto attivare, rispondendo alle sollecitazioni della categoria e delle Amministrazioni locali, un processo collaborativo con la Regione Campania, con le amministrazioni comunali di Cetara e di Massa Lubrense, con l’Università “Parthenope”, verso un piano di gestione dei piccoli pelagici su base regionale. Nella gestione della risorsa ittica è un’iniziativa pilota.
E’ un progetto ambizioso che prevede la realizzazione di attività partenariali e condivise con la categoria per individuare misure tecniche in grado di assicurare la sostenibilità dei prelievi e l’equità dei redditi per gli addetti; percorsi formativi per gli operatori per acquisire ulteriori competenze tecniche e per meglio gestire gli stock; investimenti finanziari per l’adeguamento del naviglio da pesca aderente al piano di gestione; contributi finanziari finalizzati a fornire valore aggiunto alla produzione attraverso investimenti in infrastrutture, acquisto attrezzature, nella promozione della produzione proveniente dagli sbarchi locali”.
“Questa esperienza potrà rappresentare un modello italiano nella gestione delle risorse ittiche e nella valorizzazione del made in Italy anche attraverso un approccio integrato di filiera e di processi di blue economy”, ha proseguito Bellanova.
“Con questa Dop diamo dunque un segnale importante. Riconoscendo quanta complessità ci sia dietro un prodotto apparentemente semplice ma che coinvolge e lega un intero territorio: per la pratica di una trasformazione realmente artigianale e anche per la gestione di una risorsa vivente del mare”, ha concluso la Ministra.