Italia verso un’unica zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio. A breve decisione definitiva. Agriturismi chiusi

Da strenna di Natale a stretta di Natale il passo è breve.

E così, secondo le ultime indicazioni del Governo alle Regioni, nella riunione di stamani, l’Italia va verso un’unica zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio compreso. Nelle prossime ore è attesa una decisione definitiva in questa direzione.

Il ministro Speranza, secondo quanto viene riferito, ha ricordato come nelle regioni che sono entrate in zona rossa ci sono stati significativi risultati, mentre gli altri territori in zona gialla hanno sofferto maggiormente. Troppo pericoloso – questo il ragionamento di Speranza e di Boccia – tenere aperti nelle festività natalizie.

Il fronte dei governatori per una chiusura totale appare ampio e trasversale, seppur con qualche eccezione.  Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si è detto d’accordo, mentre alcune regioni come la Toscana hanno frenato.

RICORDIAMO LE MISURE IN ZONA ROSSA

  • Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie.
  • Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettai i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, e fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze Restano aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

 

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