Deposito nazionale scorie nucleari, tutto sull’iter per la scelta del sito che lo ospiterà

Con la pubblicazione della Carta delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il Deposito nazionale dove collocare i rifiuti radioattivi italiani, prende il via ufficialmente la fase di consultazione pubblica. Un iter della durata di due mesi al quale è possibile iscriversi on line.

Iscriviti e partecipa (depositonazionale.it)

Nei 60 giorni successivi alla pubblicazione, infatti, le Regioni, gli enti locali e i soggetti portatori di interessi qualificati, possono formulare osservazioni e proposte tecniche in forma scritta e non anonima.

Entro 120 giorni dall’avvio della consultazione pubblica, Sogin promuoverà un Seminario nazionale al quale saranno invitati a partecipare i portatori di interesse qualificati per approfondire tutti gli aspetti tecnici relativi alla realizzazione del Deposito Nazionale e Parco Tecnologico e la rispondenza delle aree individuate ai requisiti della Guida Tecnica n. 29 emessa dall’ente di controllo ISPRA (oggi ISIN). Saranno inoltre approfonditi gli aspetti connessi alla sicurezza dei lavoratori, della popolazione e dell’ambiente e i possibili benefici economici e di sviluppo territoriale connessi alla realizzazione dell’opera.

Dopo il Seminario Nazionale, Sogin raccoglierà le ulteriori osservazioni trasmesse formalmente a Sogin e al Ministero dello Sviluppo Economico e redigerà la proposta di CNAI, Carta Nazionale delle Aree Idonee, che verrà nuovamente sottoposta ai pareri del Ministro dello Sviluppo Economico, dell’ente di controllo ISIN, del Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. In base a questi pareri, il Ministero dello Sviluppo Economico convaliderà la versione definitiva della CNAI, che sarà quindi il risultato dell’integrazione nella CNAPI dei contributi emersi e concordati nelle diverse fasi della Consultazione pubblica.

Con l’approvazione della Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI), Sogin aprirà la successiva fase di confronto finalizzata a raccogliere le manifestazioni d’interesse, volontarie e non vincolanti, da parte delle Regioni e degli enti locali il cui territorio ricade anche parzialmente nelle aree idonee a ospitare il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico.

Nel caso in cui non venissero espresse, da parte di enti locali, manifestazioni d’interesse, o qualora fossero ritirate in un secondo momento tutte quelle pervenute, Sogin dovrà promuovere trattative bilaterali con le Regioni nel cui territorio ricadono le aree idonee. In caso di insuccesso delle trattative bilaterali (mancata intesa), verrà convocato un tavolo interistituzionale, come ulteriore tentativo di pervenire a una soluzione condivisa.

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