FOGGIA – “Uno strumento importante per la difesa del Made in Italy”. Questo è per Cia Capitanata, “Granaio Italia” apposito registro telematico istituito sul Sian.
Tale strumento, è stato costituto con la legge di Bilancio 2021 all’interno del portale Mipaaf – ricorda la nota di Cia Capitanata – allo scopo di favorire il monitoraggio delle produzioni cerealicole presenti sul territorio nazionale, chiunque detenga cereali e farine di cereali è tenuto a registrare tutte le operazioni di carico e scarico, se la quantità del singolo prodotto supera le 5 tonnellate annue.
Stanziato, per l’operazione, un milione di euro, mentre sono previste sanzioni, da subito, da comminare tramite l’Ispettorato repressione frodi (Icqrf). In particolare le operazioni di carico e scarico per vendita o trasformazione di cereali e sfarinati a base di cereali, di provenienza nazionale e ‘unionale’ ovvero importate da Paesi terzi, devono essere registrati sul Sian entro sette giorni lavorativi.
“La costituzione di ‘Granaio Italia’, quale significativo strumento per la tutela dei cereali prodotti in Italia -ha dichiarato Michele Ferrandino, presidente Cia Capitanata- rappresenta un segnale di attenzione per la cerealicoltura italiana. L’auspicio -ha aggiunto- è quello che si possa davvero riuscire a tracciare lo spostamento di tutte le categorie di cereali in Italia in tutti i diversi passaggi, soprattutto quando si tratti di prodotti importati dall’estero”.
Il decreto attuativo dovrà trovare d’accordo le Regioni. Sulla base dei dati provvisori Istat le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche, nei primi sette mesi del 2020, sono risultate in aumento nelle quantità di 217mila tonnellate (+1,8 per cento) e nei valori di 77,4 milioni di euro (+2,3 per cento), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
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