TORINO – “Si tratta di un’azione discriminatoria, sproporzionata ed ingiustificata”.
E’ quanto sottolinea il Gruppo Liberi Professionisti sulla delibera di AGEA che, di fatto, prevede l’espulsione dei Liberi Professionisti dalle attività di gestione del fascicolo del produttore. Contro questa delibera, il CAA del Gruppo Liberi Professionisti ha presentato un ricorso al TAR Lazio che sarà preso in esame nell’udienza del prossimo 26 gennaio.
Le norme oggi in vigore prevedono che i Centri di Assistenza Agricola possano essere emanazione di Associazioni di Liberi Professionisti che, per loro natura, non possono che operare coinvolgendo i professionisti in prima persona. Con le loro specifiche competenze, definite dalle leggi ordinamentali, con le loro posizioni fiscali e previdenziali che, anche queste per legge, debbono essere da loro rispettate.
«I professionisti rispondono in prima persona delle loro azioni e se sbagliano sono direttamente responsabili» sottolinea il Gruppo Liberi Professionisti.
«Oltre a questo la nostra struttura societaria si è adeguata comunque alle norme di trasparenza e gestione delle attività in convenzione. Quindi, per quanto ci riguarda, il collaborare con liberi professionisti è un valore aggiunto non una limitazione» aggiunge GLP.
Un richiamo comunque va fatto al parlamento. «Comunque vada in Tribunale questa vicenda – continua il Gruppo Liberi Professionisti -, il Parlamento non se ne potrà chiamare fuori come Ponzio Pilato; dovrà intervenire e fare chiarezza sui limiti organizzativi e gestionali che intende introdurre al fine di tutelare la qualità delle prestazioni richieste dalle diverse amministrazioni. Richiedere esperienza, garanzie di qualità e correttezza operativa. Non può essere certo l’esclusione dei professionisti la logica politica che farà fare il salto di qualità ai servizi di assistenza alle aziende agricole in ambito PAC e PSR.
Forti anche del fatto significativo che avremo, a vario titolo, il supporto di Ordini e Collegi professionali, confidiamo che la giustizia amministrativa, dall’alto della sua competenza ed esperienza, possa riconoscere i principi costituzionali e legislativi che la delibera di AGEA ha inopinatamente e consapevolmente voluto calpestare» conclude il Gruppo Liberi Professionisti.