Milano – L’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (IVSI) prosegue il suo percorso nell’ambito della sostenibilità. Dopo aver terminato il programma Measure What Matters (MWM – misura ciò che conta) e presa consapevolezza del profilo di impatto sociale e ambientale, continua a diffondere un modello strategico rigenerativo attraverso la misurazione e il miglioramento del vero valore (economico, ambientale e sociale) che le aziende del settore generano, con il fine ultimo di consolidare il binomio qualità‐sostenibilità di carni suine e salumi italiani.
Il Programma MWM – organizzato da IVSI insieme a Nativa (prima azienda certificata B Corp in Europa e country partner italiano di B Lab) – ha visto la partecipazione di 22 aziende impegnate a misurare il proprio profilo di sostenibilità attraverso il B Impact Assessment, lo strumento all’avanguardia utilizzato dalle B Corp e standard internazionale più diffuso per la misurazione degli impatti sociali e ambientali.
Avviato a fine novembre, il Programma che si è sviluppato in tre incontri, rilascerà alle aziende che hanno partecipato, il B Corp Score della propria azienda, un elemento fondamentale di consapevolezza e anche di comunicazione, che rappresenta un punto di inizio per il miglioramento delle proprie performance di sostenibilità.
Il prossimo passo si traduce in una migliore comprensione di come l’operatività delle aziende del settore possa contribuire positivamente al raggiungimento degli SDG (Sustainable Development Goals) e in un benchmark per comprendere come ciascuna azienda si posizioni rispetto alle altre ed al mercato in termini di contributo positivo per gli SDG.
Gli SDG sono 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che costituiscono il nucleo vitale dell’Agenda 2030, il documento programmatico redatto nel 2015 dall’ONU. Sono stati identificati i principi comuni su cui poter lavorare per far prosperare le Nazioni, le persone e tutto l’ecosistema Terra promuovendo lo sviluppo sostenibile e la lotta alla povertà. Inizialmente pensati per indirizzare i governi nelle azioni di policy making, i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sono stati poi estesi alle aziende per fornire un riferimento condiviso in cui inquadrare le azioni mirate alla sostenibilità. Ognuno di questi 17 Obiettivi è interconnesso agli altri, ed è composto da più target specifici che le Nazioni Unite ritengono indispensabili raggiungere in tutto il mondo entro il 2030.
I primi 10 sono di carattere sociale: mirano all’eliminazione della povertà e della fame, a garantire uno stato ottimale di salute e un’educazione di qualità a tutti, alla parità di genere, all’accesso garantito all’acqua e all’energia pulita, a creare condizioni di lavoro ottimali e infrastrutture affidabili, e a ridurre le disuguaglianze di ogni tipo.
Gli Obiettivi dall’11 al 15 riguardano la sfera ambientale: dalla creazione di città sostenibili alla promozione della produzione e del consumo responsabili, alla lotta al cambiamento climatico e alla protezione degli ecosistemi terrestri e acquatici. Gli ultimi due riguardano invece la collaborazione tra i differenti tipi di organizzazioni, in quanto incoraggiano il perseguimento della pace e della giustizia attraverso la solidità delle Istituzioni e iniziative di partnership congiunte per il raggiungimento dei 17 Obiettivi.
Data la rilevanza mondiale di queste tematiche, l’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani vuole dare il proprio contributo all’appello delle Nazioni Unite, che riconosce lo stretto legame tra il benessere umano, la salute dei sistemi naturali e la presenza di sfide comuni che tutte le Nazioni sono chiamate ad affrontare. Per raggiungere questo obiettivo, IVSI ha scelto nuovamente il supporto di Nativa.
Nel corso del 2021, pertanto, alle aziende del settore della salumeria italiana verrà offerta la possibilità di identificare il proprio contributo verso il raggiungimento degli SDG delle Nazioni Unite, in linea con l’impegno che i governi, le Istituzioni e le imprese stanno mettendo in campo per risolvere le grandi questioni ambientali e sociali del nostro tempo.
Lo strumento di misurazione utilizzato sarà l’SDG Action Manager – sviluppato da B Lab (l’ente non profit che promuove la certificazione B Corp) – che permette di identificare quali sono gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile prioritari per l’azienda e quanto essa stia contribuendo al loro raggiungimento, in termini di buone pratiche, output, gestione dei rischi e collaborazione con altre realtà.
“Si tratta di un’occasione unica per le nostre aziende – afferma Francesco Pizzagalli, Presidente IVSI – che avranno la possibilità di confrontarsi con i migliori standard internazionali in fatto di sostenibilità e di iniziare a conoscere gli strumenti utilizzati da tutte le aziende che vogliono essere protagoniste nel mondo di domani, adottando i valori dell’interdipendenza, della rigenerazione degli ecosistemi e della creazione di benessere condiviso. Percorrere questa strada può essere di aiuto perché nel nostro paese si superi quel clima antindustriale che da anni mortifica il nostro operare. Si può fare business rendendo un servizio alla società, ridando dignità e valore al nostro lavoro ed essere artefici di un mondo migliore.
Questo nuovo impegno, che segue il programma Measure What Matters, rafforza il percorso intrapreso da IVSI per la diffusione di un nuovo modello di impresa sempre più orientata alla sostenibilità”, ha concluso il Presidente Pizzagalli.