Il Recovery Plan al centro dell’agenda politica.
Ha preso il via il confronto tra le associazioni agricole ed il Governo, che ha visto la presenza del premier Conte, oltre ai ministri Patuanelli e Catalfo.
ECCO tutti i commenti delle parti sociali agricole
“Intraprendere la strada dello sviluppo sostenibile vuol dire riconoscere pienamente la centralità dell’agricoltura, che sostiene le richieste di cibo assicurando i bisogni primari del Paese e contribuisce alla tenuta socio-economica e ambientale dei territori” ha detto Dino Scanavino, presidente Cia Agricoltori Italiani.
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Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, apprezzando l’avvio del confronto, ha evidenziato alcune priorità per il migliore utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Recovery Plan, che destina all’agricoltura 2,5 miliardi di euro, in seguito all’aumento varato nei giorni scorsi rispetto alla prima bozza del piano
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Per Franco Verrascina, presidente Copagri: “Il taglio delle risorse destinate al Green Deal agricolo nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-PNRR, unitamente alla riduzione dei fondi destinati alla Politica Agricola Comune-PAC, che comporterà un -10% per gli interventi a favore delle imprese agricole italiane, mette a serio rischio il raggiungimento degli obiettivi comunitari in materia di sostenibilità e l’aumento della produzione agricola interna, ferma al 75% del fabbisogno nazionale”.
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Per Coldiretti, ha sottolineato Ettore Prandini “Dall’agroalimentare un milione di posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale”
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