FIRENZE – Il Tar per la Toscana ha respinto il ricorso presentato dal gruppo Metaenergia Srl al quale il Comune di Greve in Chianti aveva negato l’introduzione di una variante negli strumenti urbanistici per la costruzione di una nuova centrale elettrica, con motori endotermici a gas naturale, in località Testi a Greve in Chianti, nelle bellissime colline del Gallo Nero.
Di fronte al pericolo della realizzazione della nuova centrale, che avrebbe anche avuto un impatto negativo a livello urbanistico, la Fondazione per la Tutela del Territorio del Chianti Classico, che ha come missione specifica proprio quella di tutelare il patrimonio ambientale del comprensorio del Gallo Nero, si è da subito attivata, prendendo parte al processo di consultazione pubblica aperto dal Comune di Greve in Chianti, nell’ambito del quale ha espresso netta contrarietà al progetto, presentando le proprie osservazioni in merito.
A fronte del ricorso da parte della società proponente nei confronti della delibera del Comune di Greve in Chianti di dicembre 2019, con la quale l’Amministrazione formalizzava il proprio diniego alla variante necessaria alla realizzazione dell’impianto, la Fondazione ha ritenuto fondamentale attivarsi ulteriormente, intervenendo nell’ambito del ricorso ed opponendosi dunque formalmente in sede di giudizio, assistita dall’Avv. Claudia Del Re.
L’esito della sentenza in favore del Comune di Greve non può dunque che rappresentare un traguardo importante anche per la Fondazione e per l’attività istituzionale che da sempre porta avanti con impegno e costanza.
“Siamo felici e pienamente soddisfatti dell’esito positivo della sentenza del TAR – afferma Tessa Capponi Borawska, Presidente dell’ente – la nostra Fondazione da sempre è attiva nella tutela del patrimonio paesaggistico e culturale chiantigiano, non potevamo dunque che intervenire in maniera risoluta anche in questo caso. La Fondazione è da sempre vigile e presente, pronta ad offrire il proprio supporto, laddove esistano emergenze e problematiche che potrebbero mettere a rischio il nostro meraviglioso territorio”.